La Repubblica Batava (olandese: Bataafse Republiek) fu una repubblica esistita tra il 1795 e il 1806. I suoi confini coincidevano grosso modo con quelli degli attuali Paesi Bassi.
Venne fondata il 19 gennaio 1795 in seguito all'invasione dell'esercito rivoluzionario francese e dopo che l'ultimo governante della vecchia Repubblica delle Sette Province Unite, Guglielmo V di Orange-Nassau era fuggito in Inghilterra. Il nome della repubblica derivava da quello degli antichi batavi, una delle tribù germaniche che vivevano nei delta del Reno e della Mosa al momento della conquista romana.
Il 16 maggio 1795 il nuovo stato dovette accettare la Pace dell'Aia, che includeva pesanti concessioni politiche, finanziarie e territoriali.
La Repubblica Batava fu la prima, e quella che ebbe vita più lunga, tra le repubbliche sorelle della repubblica francese, di fatto fu uno stato satellite della Francia. Venne guidata durante la sua breve esistenza dai Patrioti (rivoluzionari olandesi che negli anni precedenti si erano opposti al governo del principe d'Orange e della vecchia aristocrazia mercantile). La politica adottata era liberale, oltre che molto instabile, perché in pochi anni arrivarono a prodursi tre colpi di stato: il primo, del 1798, portò al potere la Uitvoerend Bewind (Autorità Esecutiva), a cui seguirono altri tentativi di rovesciamento nel 1801 e nel 1805. L'ultimo segnò la fine degli esperimenti democratici, quando l'Imperatore francese mandò al potere Rutger Jan Schimmelpenninck, già ambasciatore batavo a Parigi.
Ancora insoddisfatto, l'anno seguente, Napoleone trasformò la repubblica nel Regno d'Olanda, la cui corona venne attribuita al fratello minore Luigi Bonaparte.