1857, Francia (Secondo Impero), Napoleone III. Moneta d'oro pesante da 50 franchi. 16,12 grammi!
Anno di zecca: 1857 Luogo di zecca: Parigi (A) Valore nominale: 50 franchi. Riferimento: Friedberg 571, KM-785.1. Condizioni: piccola protuberanza sul bordo alle 4, leggeri segni di manipolazione e piccoli graffi, per il resto bella lucentezza XF-AU! Materiale: Oro (.900) - 0,4667 once AGW! Peso: 16,12 g. Diametro: 28 mm
Dritto: Busto di Napoleone III a destra. Firma del designer ("BARRE") e marchio privato (ape) in basso. Legenda: NAPOLEONE III IMPERATORE Rovescio: Stemma coronato della dinastia Bonaparte, valore di frazionamento (50-FR.). Legenda: EMPIRE FRANCAIS (A) 1857 (ancora)
Il Secondo Impero francese o Secondo Impero fu il regime bonapartista imperiale di Napoleone III dal 1852 al 1870, tra la Seconda Repubblica e la Terza Repubblica, in Francia.
Napoleone III (o Charles-Louis Napoléon Bonaparte) (1808–73) Imperatore dei Francesi (1852–70). Era il terzo figlio della figliastra Hortense de Beauharnais di Napoleone I e Luigi Bonaparte (1778–1846), fratello di Napoleone I e re d'Olanda (1806–10). Dopo la caduta di Napoleone I, Napoleone III iniziò un lungo periodo di esilio in Svizzera. Alla morte dell'unico figlio di Napoleone I, il Re di Roma, nel 1832, divenne pretendente bonapartista al trono di Francia e tentò due volte di rovesciare Luigi Filippo, a seguito del quale fu deportato. Nel 1840 intraprese la disastrosa "Cospirazione di Boulogne" per raccogliere sostenitori. Fu arrestato e imprigionato nella fortezza di Ham. Fuggì a Londra (1846) travestito da muratore con il nome di "Badinguet", che da allora in poi divenne il suo soprannome. Durante le rivoluzioni del 1848, ritornò in Francia e in dicembre, con la nuova costituzione, fu eletto presidente della Repubblica francese. Nel 1852, in seguito ad un colpo di stato contro il Parlamento, si fece accettare come imperatore dei francesi. Napoleone III prese parte alla guerra di Crimea e presiedette il Congresso di Parigi (1856). Il suo "Impero liberale" (1860–70) ampliò i poteri dell'assemblea legislativa. Sottovalutando Bismarck, permise al bellicoso telegramma EMS di quest'ultimo di provocarlo a combattere la guerra franco-prussiana, il cui esito portò alla rovina il Secondo Impero. Fu catturato dai prussiani e deposto, trascorrendo il resto della sua vita in esilio in Inghilterra.