Russia (Unione Sovietica). Moneta d'argento da ½ rublo (Poltinnik).
Riferimento: KM-89
Denominazione: 1/2 Rublo (Poltinnik)
Luogo di zecca: Leningrado (San Pietroburgo)
Direttore della zecca: PVLatishev (П.Л.)
Diametro: 27mm
Materiale: Argento (.900)
Peso: 9,98 g
Dritto: operaio siderurgico che martella sull'incudine, fiamme che si alzano dalla parte in lavorazione, falce e colpo dietro. Data qui sotto.
Rovescio: campo dimezzato con lo stemma dell'URSS nella metà superiore e valore (un poltinnik) in quella inferiore.
Legenda (motto): "CCCP ПРОЛЕТАРИИ ВСЕХ СТРАН, СОЕДИНЯИТЕСЪ!"
Legenda tradotta (motto): "I proletariati dell'URSS di tutti i paesi unitevi!"
L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (Союз Советских Социалистических Республик, abbreviato СССР, SSSR), informalmente conosciuta come Unione Sovietica (in russo: Советский Союз, tr. Sovetsky Soyuz) o Russia sovietica, era una Stato costituzionalmente socialista che esisteva sul territorio di gran parte dell'ex impero russo in Eurasia tra il 1922 e il 1991.
L’Unione Sovietica aveva un sistema politico monopartitico dominato dal Partito Comunista. Sebbene l’URSS fosse nominalmente un’unione di repubbliche sovietiche (di cui ce n’erano 15 dopo il 1956) con capitale Mosca, in realtà era uno stato altamente centralizzato con un’economia pianificata. Gran parte della società sovietica era supervisionata da agenzie di sicurezza nazionali come il KGB (attivo dal 1954).
L'Unione Sovietica fu fondata nel dicembre 1922 quando la SFSR russa, formatasi durante la rivoluzione russa del 1917 ed emersa vittoriosa nella successiva guerra civile russa, si unì con le SSR transcaucasiche, ucraine e bielorusse. Dopo la morte di Vladimir Lenin, il primo leader sovietico, il potere fu infine consolidato da Joseph Stalin, che guidò il paese attraverso un’industrializzazione su larga scala con economia pianificata e repressione politica. Durante la seconda guerra mondiale, nel giugno 1941, l’Unione Sovietica fu attaccata dalla Germania, paese con cui aveva firmato un patto di non aggressione. Dopo quattro anni di guerra, l’Unione Sovietica emerse come una delle due superpotenze mondiali, estendendo la sua influenza in gran parte dell’Europa orientale e oltre.
L'Unione Sovietica e i suoi satelliti del blocco orientale furono una delle due fazioni partecipanti alla Guerra Fredda, una lotta ideologica e politica globale contro gli Stati Uniti e i suoi alleati; alla fine, però, il blocco sovietico perse, colpito dalla stagnazione economica e dai disordini politici sia interni che esteri, un evento che segna l’inizio del dopoguerra. Alla fine degli anni ’80 l’ultimo leader sovietico, Mikhail Gorbaciov, tentò di riformare lo stato con le sue politiche di perestrojka e glasnost, ma l’Unione Sovietica alla fine crollò e fu formalmente sciolta nel dicembre 1991 dopo il fallito tentativo di colpo di stato di agosto. Da allora la Federazione Russa esercita i propri diritti e adempie ai propri obblighi.