1757, Francia reale, Luigi XV. Grande moneta da un dollaro in ECU d'argento. Menta di Parigi!
Anno di conio: 1757 Denominazione: Ecu Luogo di conio: Parigi (A) Riferimenti: Davenport 1331, Douplessy 1680, KM-512.1. Peso: 29,02 g Diametro: 42 mm Materiale: argento
Dritto: Testa di Luigi XV a sinistra, con lunghi capelli legati. Marchio privato (airone) sotto. Legenda: LUD . XV. D . G . FR . ET. NAV. REX. Rovescio: bracci ovali coronati con tre gigli all'interno, fiancheggiati da rami di ulivo. Legenda: NOMEN . DOMINI (A) BENEDETTO + I757 .
Alla vostra attenzione una rara moneta in Ecu d'argento delle dimensioni di un dollaro, coniata in Francia (Zecca di Parigi) nel 1757 ed emessa sotto Luigi XV di Francia.
Luigi XV (Versailles, 15 febbraio 1710 – Versailles, 10 maggio 1774) governò come re di Francia e di Navarra dal 1 settembre 1715 fino alla sua morte, avvenuta il 10 maggio 1774. Salito al trono all'età di cinque anni, Luigi regnò fino al 15 febbraio 1723, data del suo tredicesimo compleanno, con l'aiuto del reggente Filippo, duca d'Orléans, suo prozio, assumendo da allora in poi il controllo personale e formale del governo.
Sopravvissuto inaspettatamente alla morte della maggior parte della famiglia reale, godette di una reputazione favorevole all'inizio del suo regno e si guadagnò l'epiteto "le Bien-Aimé" ("l'Amato"). Tuttavia, col tempo, la sua mancanza di morale, la generale incapacità di riformare efficacemente la Francia e la monarchia e i fallimenti percepiti della sua politica estera gli fecero perdere l'affetto del suo popolo, e pose fine alla sua vita tra i re più impopolari di Francia.
Mentre gli storici hanno tradizionalmente trattato Luigi XV con durezza, ricerche più recenti hanno suggerito che in realtà fosse molto intelligente e dedito al compito di governare il più grande stato d’Europa, esclusa la Russia. La sua fastidiosa indecisione, alimentata dalla consapevolezza della complessità dei problemi futuri, così come la sua profonda timidezza, nascosta dietro la maschera di un re imperioso, potrebbero spiegare gli scarsi risultati ottenuti durante il suo regno. In molti modi, Luigi XV prefigura i "governanti borghesi" del romantico XIX secolo. Pur interpretando diligentemente il ruolo del potente re ritagliato dal suo predecessore e bisnonno, Luigi XIV, Luigi XV in realtà non amava altro che la sua vita privata, lontano dallo sfarzo e dalle cerimonie di corte. Avendo perso la madre quando era ancora poco più che neonato, desiderava una presenza rassicurante e materna, che cercò di trovare nell'intima compagnia delle donne, cosa per la quale fu molto criticato sia durante che dopo la sua vita.