Georges Ier de Grèce (1845- 1913)

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Georges Ier de Grèce (1845- 1913)from the Wikipedia
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Giorgio I di Grecia
Giorgio I re di Grecia
Giorgio I re di Grecia
Re di Grecia
Stemma
In carica 30 marzo 1863 - 18 marzo 1913
Predecessore Ottone I
Successore Costantino I
Nascita Copenaghen, Danimarca, 24 dicembre 1845
Morte Salonicco, Grecia, 18 marzo 1913
Luogo di sepoltura Cimitero Reale, Palazzo di Tatoi
Casa reale Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
Padre Cristiano IX di Danimarca
Madre Luisa d'Assia-Kassel
Consorte Olga Konstantinovna Romanova
Figli Costantino I
Principe Giorgio
Principessa Alessandra
Principe Nicola
Principessa Maria
Principessa Olga
Principe Andrea
Principe Cristoforo
Firma George I of Greece signature.svg

Giorgio I di Grecia (Copenaghen, 24 dicembre 1845Salonicco, 18 marzo 1913) fu re di Grecia dal 1863 alla morte.

Il principe Wilhelm Georg di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg di Danimarca (questo era il suo nome) era il figlio secondogenito di Cristiano IX di Danimarca della casata dei Glücksburg e fratello di Alessandra di Danimarca, moglie del re Edoardo VII d'Inghilterra. Aveva iniziato la sua carriera militare nella flotta danese ed aveva appena 17 anni quando salì al trono di Grecia il 30 marzo 1863.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La scelta dell'Assemblea Costituente[modifica | modifica wikitesto]

Era comunque tradizione del periodo, soprattutto nei Balcani, offrire la corona ad un nobile straniero e la scelta di Giorgio I fu dovuta grazie al volere degli inglesi e della regina Vittoria che avevano condizionato in gran parte l'Assemblea Costituente greca, portandola alla sostituzione di Ottone I di Grecia, figlio del Re di Baviera, beniamino della Germania, che era stato già deposto in seguito ad una rivolta del popolo. I propositi di Giorgio I furono subito positivi. Egli apprese presto la lingua greca, in aggiunta alla sua lingua danese, e si sposò nel 1867 con Ol'ga Konstantinovna Romanova, granduchessa e cugina dello Zar. L'incontro tra i due avvenne in un viaggio in Russia di Giorgio I, in visita alla sorella Dagmar, moglie dello zar Alessandro III.

La politica estera della casa di Glücksburg, infatti, si fondava su una sapiente politica matrimoniale che aveva dato già ottimi frutti, intrattenendo legami con quasi tutte la casate regnanti d'Europa.

Giorgio I viene ricordato anche per diverse attività volte a dare alla nazione più rilevanza nel panorama politico europeo. Tra queste ebbe grande risonanza la I Olimpiade.

Giorgio I re dei Greci

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Fino al Congresso di Berlino[modifica | modifica wikitesto]

Politicamente il suo regno seguì come scopo l'egemonia dei greci sotto un'unica nazione, idea che lo spinse a contrastare diverse volte il decaduto Impero Ottomano e a favorire gli irredentismi, ma, al contrario, ad inimicarsi le nuove nazioni balcaniche che si andavano formando dalla secessione dalla Turchia. In queste azioni, comunque, Giorgio I era fortemente appoggiato dall'Impero Britannico che ne riceveva, di volta in volta, presidi al fine di controllare le vie di comunicazione marittime nel Mediterraneo orientale.

Durante il suo regno dovette affrontare, comunque, due grossi problemi: il brigantaggio e gli irredentismi esasperati che portarono prima alla rivolta di Creta (1866), che fallì, e poi alla mobilitazione della Tessaglia (1875) in seguito alla Guerra Russo-Turca.

Col Congresso di Berlino (1878) la Grecia si vide riconosciuta la Tessaglia e parte dell'Epiro che però occupò solo in parte (1881) mentre alla Gran Bretagna andò Cipro. Tuttavia fu anche imposto il disarmo da parte delle grandi potenze per evitare ulteriori conflitti con la Turchia (1885) e per l'interesse da parte loro di evitare la formazione di una potenza regionale.

Dal Congresso di Berlino all'inizio del XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Moneta da 5 dracme rappresentante Giorgio I.

Il periodo successivo non fu roseo e la Grecia subì diverse difficoltà economiche che condussero alla bancarotta. Inoltre i timori europei che vedevano nella Grecia una potenza regionale in crescita furono sostenuti anche dalla salita al governo dell'irredentista Theodore Dilighiannis, in luogo del liberale Harilaos Trikoupis. Il nuovo capo del governo si mise subito in azione mandando una flotta in aiuto di Creta insorta ai Turchi (1897). La guerra che ne venne fuori fu disastrosa e la Grecia si vide ritoccati i confini, costretta a risarcire la Turchia e obbligata all'ingerenza e al controllo economico da parte delle altre potenze. La situazione interna si fece difficile e il re subì un attentato da cui uscì illeso.

Per Creta si stabilì una specie di governatorato sotto il Principe Giorgio di Grecia, figlio di Giorgio I, ma sotto sovranità turca. Comunque le cose non andarono per il verso migliore e nel 1905 scoppiò una nuova rivolta capeggiata da Eleftherios Venizelos che portò al ritiro del principe Giorgio e alla nomina di Alexandros Zaìmis a governatore.

Neanche in Grecia le cose andavano meglio in quanto, tornato al potere il partito di Trikoupis, il governo fu poi abbattuto nel 1901 in seguito ai moti provocati da una traduzione del Vangelo in lingua popolare. Comunque il primo decennio del secolo XX fu un periodo di instabilità governativa con fermenti nazionalistici e irredentistici. Ci furono diversi moti popolari e pronunciamenti militari (rivolta di Gudì, 1909), finché si formò il governo sotto la guida di Venizèlos (1910), che fondò il Partito liberale.

Le guerre balcaniche[modifica | modifica wikitesto]

Con il nuovo capo del governo le cose migliorarono: venne emanata la Costituzione (1911), si riorganizzarono le strutture statali e della Difesa, fu introdotta l'istruzione elementare obbligatoria e l'inamovibilità dei funzionari. La sua azione ebbe l'apice con l'annessione di Creta (1908).

Verso la fine del regno di Giorgio I, però, si ebbero le Guerre Balcaniche che portarono ad un completo stravolgimento dell'equilibrio nei Balcani e a una lotta delle varie potenze in appoggio a stati simpatizzanti.

La prima guerra balcanica, nel 1912, vedeva la Grecia alleata a Montenegro, Serbia e Bulgaria contro la Turchia. La Turchia venne completamente sconfitta, ma nella spartizione dei territori europei si ebbero diversi malumori e pericolosi strascichi. La Grecia aveva occupato Giannina (espugnata il 6 marzo 1913) e il resto dell'Epiro, le isole dell'Egeo e Salonicco con la Macedonia meridionale. L'annessione di Salonicco, tuttavia, fu fonte di notevoli diverbi soprattutto con la Bulgaria che la teneva in condominio con i Greci ma con palesi mire egemoniche sulla regione al fine di assicurarsi uno sbocco sul mare Mediterraneo. Al contrario alla Grecia non faceva assolutamente piacere l'occupazione italiana del Dodecaneso.

Giorgio I morì assassinato da Alexandros Schinas a Salonicco il 18 marzo 1913, nel pieno delle Guerre Balcaniche, proprio a causa di queste liti e alle conseguenze della guerra; venne sepolto presso il Palazzo di Tatoi. Gli succedette il figlio Costantino.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Giorgio ed Olga ebbero otto figli:

Parentele[modifica | modifica wikitesto]

Giorgio I, in quanto figlio di Cristiano IX di Danimarca era fratello di Federico VIII di Danimarca, di Marija Fёdorovna di Russia (moglie dello zar Alessandro III di Russia) e di Alessandra di Danimarca (moglie del re Edoardo VII del Regno Unito). Tra i suoi nipoti (figli di fratelli) ricordiamo Giorgio V d'Inghilterra, Cristiano X di Danimarca, Haakon VII di Norvegia e Nicola II di Russia.

Regno di Grecia
Casata di Oldenburg (ramo Glücksburg)
Royal Coat of Arms of Greece.svg

Giorgio I
Costantino I
Alessandro I
Giorgio II
Paolo I
Costantino II
Figli

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Giorgio I di Grecia Padre:
Cristiano IX di Danimarca
Nonno paterno:
Federico Guglielmo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
Bisnonno paterno:
Federico Carlo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Beck
Trisnonno paterno:
Carlo Antonio di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Beck
Trisnonna paterna:
Federica di Dohna-Leistenau
Bisnonna paterna:
Federica di Schlieben
Trisnonno paterno:
Carlo Leopoldo di Schlieben
Trisnonna paterna:
Maria Eleonora di Lehndorff
Nonna paterna:
Luisa Carolina d'Assia-Kassel
Bisnonno paterno:
Carlo d'Assia-Kassel
Trisnonno paterno:
Federico II d'Assia-Kassel
Trisnonna paterna:
Maria di Hannover
Bisnonna paterna:
Luisa di Danimarca
Trisnonno paterno:
Federico V di Danimarca
Trisnonna paterna:
Luisa di Hannover
Madre:
Luisa d'Assia-Kassel
Nonno materno:
Guglielmo d'Assia-Kassel
Bisnonno materno:
Federico d'Assia-Kassel
Trisnonno materno:
Federico II d'Assia-Kassel
Trisnonna materna:
Maria di Hannover
Bisnonna materna:
Carolina di Nassau-Usingen
Trisnonno materno:
Carlo Guglielmo di Nassau-Usingen
Trisnonna materna:
Carolina Felicita di Leiningen-Dagsburg
Nonna materna:
Luisa Carlotta di Danimarca
Bisnonno materno:
Federico di Danimarca
Trisnonno materno:
Federico V di Danimarca
Trisnonna materna:
Giuliana Maria di Brunswick-Lüneburg
Bisnonna materna:
Sofia Federica di Meclemburgo-Schwerin
Trisnonno materno:
Luigi di Meclemburgo-Schwerin
Trisnonna materna:
Carlotta Sofia di Sassonia-Coburgo-Saalfeld

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Stendardo personale di re Giorgio I.

Onorificenze greche[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro dell'Ordine del Salvatore - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine del Salvatore

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca)
— 1863
Gran Commendatore dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Commendatore dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca)
— 30 giugno 1871
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Impero Austriaco) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Impero Austriaco)
Cavaliere di Gran Croce con gemme dell'Ordine della Corona Wendica (Meclemburgo-Schwerin) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce con gemme dell'Ordine della Corona Wendica (Meclemburgo-Schwerin)
— 24 agosto 1871
Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno d'Italia)
— 1867
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno d'Italia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno d'Italia)
— 1867
Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera (Regno Unito)
Royal Victorian Chain (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria Royal Victorian Chain (Regno Unito)
— 1905
Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia)
— 17 aprile 1868

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Grecia Successore Royal Coat of Arms of Greece (1863-1936).svg
Ottone I 1862-1913 Costantino I
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