Stanislao II | |
---|---|
Stanislao II di Polonia in un ritratto di Marcello Bacciarelli | |
Re di Polonia | |
In carica | 1764—1795 |
Predecessore | Augusto III di Polonia |
Successore | Monarchia abolita (Spartizione della Polonia) |
Nascita | Wołczyn, attuale Bielorussia, 17 gennaio 1732 |
Morte | San Pietroburgo, 12 febbraio 1798 |
Casa reale | Poniatowski |
Padre | Stanisław Poniatowski |
Madre | Konstancja Czartoryska |
Consorte | Elżbieta Szydłowska |
Figli | Michael Grabowski, Stanislao Grabowski, Isabella Grabowska, Alessandra Grabowska, Anna Piotrowna, Costanza Zwonowa, Michał Cichocki |
Stanislao II Augusto Poniatowski (Voŭčyn, 17 gennaio 1732 – San Pietroburgo, 12 febbraio 1798) fu l'ultimo re di Polonia.
Poniatowski nacque nel villaggio di Wołczyn, in Bielorussia. All'età di vent'anni, nel 1752, come deputato alla Dieta (Camera dei deputati della Polonia), Poniatowski aveva già attratto l'attenzione nazionale su di sé grazie alla sua spiccata oratoria. Per proseguire nella propria carriera, ad ogni modo, si appoggiò al proprio zio, appartenente alla potente famiglia degli Czartoryski, che nel 1755 lo inviò a San Pietroburgo, in Russia, assieme all'ambasciatore inglese Sir Charles Hanbury-Williams. Qui, attraverso l'influenza del Cancelliere russo Aleksej Petrovič Bestužev-Rjumin, ottenne l'accreditazione come ambasciatore della corte russa in Sassonia. Per merito di Hanbury-Williams entrò in contatto con la Granduchessa Caterina, che era irresistibilmente attratta dal giovane nobile polacco, preferendolo a tutti i suoi amanti. Divenne stolnik litewski nel 1755 e successivamente starost przemyski.
Dopo il colpo di Stato perpetrato in Polonia dalla famiglia Czartoryski — supportato dalle truppe russe — il 7 settembre 1764, Poniatowski venne eletto Re della Confederazione Polacco-Lituana. L'incoronazione avvenne a Varsavia il 25 novembre 1764. La famiglia Czartoryski avrebbe preferito l'altro nipote, il Principe Adam Kazimierz Czartoryski, il quale però aveva rifiutato l'incarico.
Stanislao Augusto - come si definì egli stesso - o "Ciołek", come venne chiamato dai contemporanei controllava quindi all'epoca tutti i paesi confinanti con la Russia e si apprestava ad esserne un potente alleato. Egli inaugurò inoltre molti cambiamenti economici, supportando anche le armate russe nella guerra della Confederazione di Bar, tra il 1768 ed il 1772.
Il 22 ottobre 1770, la Confederazione di Bar lo proclamò detronizzato. Poniatowski venne presto imprigionato dopo essere stato rapito nel 1771 ed estradato da Varsavia.
Dapprima si oppose alla Prima spartizione della Polonia (1772), quando venne privato di ogni diritto senza potersi opporre e venne costretto a rimettersi nelle mani dell'ambasciatore di Russia, il tedesco Otto Magnus von Stackelberg.
Nel 1791 venne adottata una nuova costituzione nazionale, la cosiddetta Costituzione del 3 maggio, alla cui stesura il sovrano collaborò attivamente riunendo attorno a sé il meglio dell'élite culturale polacca del tempo. Poco dopo venne fondata la Confederazione di Targowica che riunì i nobili polacchi nel tentativo di rovesciare la costituzione. I confederati si allinearono con Caterina di Russia e le armate russe invasero la Polonia, iniziando la Guerra russo-polacca. Dopo una serie di battaglie, Poniatowski, su consiglio di Hugo Kołłątaj ed altri, aderì alla confederazione. Questo modificò l'assetto della reazione polacca, guidata ora da Tadeusz Kosciuszko e dal nipote stesso del Re, Jozef Poniatowski. Alla fine del conflitto la Polonia venne smembrata nuovamente.
Il Re Stanislao Augusto rimase una figura controversa dopo questi atti. Venne accusato da molti di puntare all'assolutismo, nel tentativo di rovesciare l'influenza della chiesa cattolica nel paese; secondo altri fu invece debole e succube degli eventi che contraddistinsero la sua epoca ed il suo paese. Ad ogni modo, egli si dedicò maggiormente alla cultura ed all'educazione, fondando ad esempio una Scuola di Cavalleria per la formazione dei cadetti, che funzionò stabilmente dal 1765 al 1794 e che ebbe tra i propri alunni Tadeusz Kościuszko; fondò la Commissione d'Educazione Nazionale (1773), il primo ministero dell'educazione al mondo in ordine cronologico. Nel 1765 aiutò la fondazione del Monitore, un periodico dell'illuminismo polacco e lo sviluppo del teatro nazionale. Sotto l'aspetto industriale supportò lo sviluppo delle manifatture e il lavoro in miniera. Egli rimodellò il Castello Reale di Varsavia in forme barocche aggiungendovi un parco di gusto romantico. Creò una grande collezione numismatica, una galleria d'arte e una sala delle stampe.
Il Re Stanislao Augusto apartenne alla Massoneria[1].
Dopo la terza partizione della Polonia, Stanislao Augusto venne costretto ad abdicare (25 novembre 1795) ed a rifugiarsi a San Pietroburgo. Qui, malgrado fosse virtualmente prigioniero, percepiva una pensione annua concessagli da Caterina la Grande, riuscendo comunque a morire indebitato. Venne sepolto nella Chiesa Cattolica di Santa Caterina a San Pietroburgo. Nel 1938 le sue spoglie vennero trasferite nella chiesa di Wołczyn, suo luogo di nascita, e nel 1995 alla Cattedrale di San Giovanni di Varsavia.
Nel 1783/1784 sposò morganaticamente l'amante Elżbieta Szydłowska (1748-1810), il cui primo marito era stato Jan Jerzy Grabowski che fu general inspektor wojsk litewskich, e che le aveva lasciato un solo figlio, nato prima del matrimonio, il conte Stanisław Konopnicy-Grabowski (1780-Dresda, 1845), che sposò dapprima Cecylia Dembowska (19 dicembre 1787-17 gennaio 1821), e in seconde nozze, l'8 maggio 1822 la contessa Julia Zabiello; lasciò discendenza nei Conti Konopnicy-Grabowski. Agendo in questo senso, Poniatowski si augurava di aumentare la propria autorità.
Gran Maestro dell'Ordine dell'Aquila Bianca | |
separatore
Preceduto da: | Regno di Polonia e Granducato di Lituania | Succeduto da: |
Augusto III di Sassonia 1736 - 1763 |
Stanislao II Augusto Poniatowski (1764 – 1795) |
Spartizione del regno fra Russia, Prussia ed Austria |
Controllo di autorità | VIAF: (EN) 26221 · LCCN: (EN) n50053726 · ISNI: (EN) 0000 0001 2117 2096 · GND: (DE) 119095777 · BNF: (FR) cb12032352m (data) · ULAN: (EN) 500098008 · NLA: (EN) 35292843 · BAV: ADV11396048 |
---|