Gustavo V | |
---|---|
Re Gustavo V di Svezia in una fotografia ufficiale. | |
Re di Svezia | |
In carica | 8 dicembre 1907 - 29 ottobre 1950 |
Predecessore | Oscar II |
Successore | Gustavo VI Adolfo |
Nome completo | Gustav av Bernadotte |
Nascita | Stoccolma, 16 giugno 1858 |
Morte | Helsingborg, 29 ottobre 1950 |
Sepoltura | Chiesa di Riddarholmen, Stoccolma |
Casa reale | Bernadotte |
Dinastia | Bernadotte |
Padre | Oscar II di Svezia |
Madre | Sofia di Nassau |
Consorte | Vittoria di Baden |
Figli | Gustavo VI Adolfo Principe Guglielmo, duca di Södermanland Principe Erik, duca di Västmanland |
Religione | Luteranesimo |
Gustavo V di Svezia, nome completo Oscar Gustaf Adolf (Stoccolma, 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950), fu re di Svezia dal 1907 fino alla sua morte. Era il primogenito del re Oscar II di Svezia e Norvegia e Sofia di Nassau.
Nacque al Palazzo di Drottingholm, e alla nascita fu creato Duca di Värmland. L'8 dicembre 1907, successe al padre al trono svedese, che era stato separato dal trono norvegese due anni prima.
Sposò la Principessa Vittoria di Baden il 20 settembre 1881. Vittoria era la nipote di Sofia Guglielmina di Svezia, e il suo matrimonio con Gustavo V unì con un legame di sangue la casa regnante Bernadotte con la casa regnante precedente, gli Holstein-Gottorp, a volte chiamati Vasa. Alla morte del fratello, Vittoria divenne erede dei re Adolfo Federico di Svezia, Gustavo III di Svezia e Gustavo IV Adolfo di Svezia. Gustavo stesso discendeva dalla Casata dei Vasa.
Gustavo V fu l'ultimo re di Svezia a intervenire direttamente nella politica della nazione, nel 1914, sulla disputa riguardo ai fondi per la difesa. Era un uomo conservatore, che non approvava i movimenti democratici e le richieste per i diritti dei lavoratori. Gustavo V fu anche l'ultimo re svedese a essere Comandante in Capo delle Forze Armate Svedesi, tra il 1907 e il 1939.
Gustavo V era anche un bravo tennista, e giocò sotto lo pseudonimo di Mr. G.
Sia il re che suo nipote, il principe Gustavo Adolfo, duca di Västerbotten, socializzarono con alcuni leader del nazismo prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale. Tali amicizie, però, erano più che altro di carattere diplomatico. Gustavo V, ad esempio tentò, durante una propria visita a Berlino, di convincere Hitler ad ammorbidire la persecuzione degli ebrei, così come esposto dallo storico Jörgen Weibull. Egli si rivolse anche al capo di Stato ungherese per la medesima causa. Allo stesso modo, assieme a Franklin D. Roosevelt, presidente degli Stati Uniti, Gustavo V tentò di appellarsi ad Hitler nel 1938 per intentare dei negoziati di pace nell'interesse dell'umanità.
Quando la Germania nazista invase l'Unione Sovietica nell'ottobre del 1941, Gustavo V tentò di scrivere una lettera privata a Hitler ringraziandolo di essersi preso cura della "peste bolscevica" e congratulandosi con lui per le recenti vittorie.[1] Egli però venne bloccato dal fare questo per merito del primo ministro Hansson. Ad ogni modo, il re inviò lo stesso il messaggio a Hitler (attraverso un telegramma fattogli recapitare per mano dell'ambasceria tedesca a Stoccolma).
Secondo il primo ministro Hansson, durante una conversazione privata con lui, il re avrebbe nel 1941 balenato l'idea di abdicare se il governo non avesse approvato la richiesta della Germania di permettere di trasferire una divisione d'armata (la 163ª Divisione di Fanteria "Engelbrecht") attraverso il territorio svedese sino al nord della Norvegia e quindi in Finlandia nel giugno di quell'anno.[2]
Ad ogni modo, il 25 giugno 1941 l'ambasciatore tedesco a Stoccolma inviò un dispaccio segreto a Hitler con il quale lo informava che il re aveva assicurato che il passaggio sarebbe stato garantito. Tale fatto avvenne puntualmente, ma ancora oggi non sono ben chiare le ragioni di questa forzosa presa di posizione e la probabile abdicazione del re sarebbe eventualmente stata causata dalla volontà di non immischiare lo stato svedese nella guerra con la potente Germania.
Un vecchio ristoratore, Kurt Haijby, mise in giro la voce di essere stato l'amante del re tra il 1912 e il 1932. Durante la vita di Gustavo, a Haijby furono pagate 170.000 corone svedesi dalla corte di Svezia affinché mantenesse il silenzio. Nel 1938, Haijby fu arrestato per pedofilia e fu rinchiuso in un ospedale psichiatrico a Beckomberga. A seguito di ciò, la corte gli offrì altre 400 corone al mese se lui avesse lasciato il paese, cosa che Haijby accettò. Nonostante ciò, Haijby ruppe l'accordo, tornando in Svezia nel 1940 e scrivendo un libro sulla sua vita col re. L'intera stampa fu comprata dalla corte e distrutta.
Dopo la morte di Gustavo, iniziarono a circolare le voci della loro storia, e la corte fu costretta a accusarlo di ricatto. Questi fatti avvennero sullo sfondo di altri scandali, noti come affare Kejne, che riguardavano l'omosessualità tra ufficiali del governo.
Una biografia contemporanea di Gustavo V, menzionando l'affare Haijby, non accenna alle inclinazioni sessuali del re, o all'esatta relazione instaurata tra Gustavo e Haijby. Quest'ultimo fu condannato a sei anni di lavori forzati, e si suicidò poco dopo la sua liberazione.
Gustavo V di Svezia | Padre: Oscar II di Svezia |
Nonno paterno: Oscar I di Svezia |
Bisnonno paterno: Carlo Giovanni XIV di Svezia |
Trisnonno paterno: Jean Henri Bernadotte |
Trisnonna paterna: Jeanne de Saint-Vincent |
||||
Bisnonna paterna: Désirée Clary |
Trisnonno paterno: François Clary |
|||
Trisnonna paterna: Françoise Rose Somis |
||||
Nonna paterna: Giuseppina di Leuchtenberg |
Bisnonno paterno: Eugenio di Beauharnais |
Trisnonno paterno: Alexandre de Beauharnais |
||
Trisnonna paterna: Giuseppina de Tascher de la Pagèrie |
||||
Bisnonna paterna: Augusta di Baviera |
Trisnonno paterno: Massimiliano I di Baviera |
|||
Trisnonna paterna: Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt |
||||
Madre: Sofia di Nassau |
Nonno materno: Guglielmo di Nassau |
Bisnonno materno: Federico Guglielmo di Nassau-Weilburg |
Trisnonno materno: Carlo Cristiano di Nassau-Weilburg |
|
Trisnonna materna: Carolina d'Orange-Nassau |
||||
Bisnonna materna: Luisa Isabella di Kirchberg |
Trisnonno materno: Guglielmo Georg, conte di Sayn-Hachenburg |
|||
Trisnonna materna: Isabella Augusta Reuss di Greiz |
||||
Nonna materna: Paolina di Württemberg (1810-1856) |
Bisnonno materno: Paolo Federico di Württemberg |
Trisnonno materno: Federico I del Württemberg |
||
Trisnonna materna: Augusta di Brunswick-Wolfenbüttel |
||||
Bisnonna materna: Carlotta di Sassonia-Hildburghausen |
Trisnonno materno: Federico di Sassonia-Altenburg |
|||
Trisnonna materna: Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (1769-1818) |
|
|
|
Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine dei Serafini | |
— 16 giugno 1858 |
Gran Maestro dell'Ordine della Stella Polare | |
Gran Maestro dell'Ordine della Spada | |
Gran Maestro dell'Ordine di Vasa | |
Gran Maestro dell'Ordine di Carlo XIII | |
Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Svezia | |
Grande Stella dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria) | |
Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio) | |
Gran Croce dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile) | |
Cavaliere di Gran Croce di I Classe dell'Ordine del Leone Bianco (Cecoslovacchia) | |
Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) | |
— 1874 |
Gran Commendatore dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca) | |
— 1945 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau (Ducato di Nassau) | |
Cavaliere di I Classe dell'Ordine della Stella Bianca (Estonia) | |
Croce della Libertà per il servizio civile di I Classe (Estonia) | |
Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine della Rosa Bianca (Finlandia) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Luigi d'Assia (Granducato d'Assia) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Fedeltà (Granducato di Baden) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Bertoldo I (Granducato di Baden) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona Wendica (Granducato di Meclemburgo-Schwerin) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito di Pietro Federico Luigi (Granducato di Oldenburg) | |
Croce d'onore di I Classe dell'ordine principesco di Hohenzollern (Hohenzollern) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria (Impero austro-ungarico) | |
Cavaliere dell'Ordine di Salomone (Impero d'Etiopia) | |
Gran Collare dell'Ordine dei Pahlavi (Impero d'Iran) | |
Cavaliere di I Classe dell'Ordine di Osmanie (Impero ottomano) | |
Medaglia d'oro con spade dell'Ordine di Imtiaz (Impero ottomano) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Vladimiro (Impero russo) | |
Cavaliere dell'Ordine Imperiale di Sant'Alexander Nevsky (Impero russo) | |
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca (Impero russo) | |
Cavaliere di I classe dell'Ordine di Sant'Anna (Impero russo) | |
Cavaliere di I classe dell'Ordine di San Stanislao (Impero russo) | |
Medaglia commemorativa dello zar Alessandro III (Impero russo) | |
Medaglia dell'incoronazione di Nicola II (Impero russo) | |
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera (Impero tedesco) | |
Commendatore di Gran Croce dell'Ordine delle Tre Stelle (Lituania) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Carlo (Monaco) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone di Norvegia (Norvegia) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi) | |
Gran Croce con diamanti dell'Ordine del Sole del Perù (Perù) | |
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila bianca (Polonia) | |
Fascia dei Tre Ordini (Portogallo) | |
— 1824 |
Gran Croce dell'Ordine della Torre e della Spada (Portogallo) | |
Collare dell'Ordine di Mohammed Ali (Regno d'Egitto) | |
Cavaliere dell'Ordine di Sant'Uberto (Regno di Baviera) | |
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine del Salvatore (Regno di Grecia) | |
Gran Cordone dell'Ordine degli Hashemiti (Regno d'Iraq) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Stella di Romania (Regno di Romania) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona (Regno di Romania) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Carol I (Regno di Romania) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona Fiorata (Regno di Sassonia) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Stella dei Karađorđević (Regno di Serbia) | |
Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno d'Italia) | |
— 1879 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno d'Italia) | |
— 1879 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia (Regno d'Italia) | |
— 1879 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona del Württemberg (Regno di Württemberg) | |
Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera (Regno Unito) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno (Regno Unito) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale Vittoriano (Regno Unito) | |
Royal Victorian Chain (Regno Unito) | |
— 1908 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Casata Ernestina di Sassonia (Sassonia-Weimar) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Falco Bianco (Sassonia-Weimar) | |
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Spagna) | |
Cavaliere dell'Ordine della Casata Reale di Chakri (Thailandia) | |
Gran Collare dell'Ordine del Liberatore (Venezuela) | |
Controllo di autorità | VIAF: 46749445 · GND: 118719548 · BNF: cb10020889c (data) |
---|