Anna di Gran Bretagna(1665-1714)

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Anna di Gran Bretagna(1665-1714)from the Wikipedia
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Anna
La regina Anna, ritratta da Sir Godfrey Kneller.
La regina Anna, ritratta da Sir Godfrey Kneller.
Regina di Gran Bretagna e d'Irlanda
Stemma
In carica 1º maggio 1707 -
1º agosto 1714
Successore Giorgio I
Regina d'Inghilterra, di Scozia e d'Irlanda
In carica 8 marzo 1702 -
30 aprile 1707
Incoronazione 23 aprile 1702
Predecessore Guglielmo III
Nome completo Anne
Trattamento Maestà
Nascita St. James's Palace, Londra, 25 novembre 1665
Morte Kensington Palace, Londra, 1º agosto 1714
Sepoltura Abbazia di Westminster, Londra, 24 agosto 1714
Casa reale Stuart
Padre Giacomo II
Madre Anna Hyde
Consorte Giorgio di Danimarca
Figli Principe Guglielmo
Firma Firma Reina Ana.svg

Anna Stuart (Londra, 6 febbraio 1665Londra, 1º agosto 1714) divenne regina di Inghilterra, Scozia e Irlanda l'8 marzo 1702.

Il 1º maggio 1707, il regno d'Inghilterra e il regno di Scozia furono uniti in un unico stato ed Anna divenne la prima sovrana del Regno di Gran Bretagna. Anna fu l'ultima sovrana del casato degli Stuart; le succedette un cugino di secondo grado, Giorgio I del casato di Hannover, nipote di Elisabetta di Boemia, figlia di Giacomo I d'Inghilterra.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La vita di Anna fu segnata da molte crisi relative alla successione alla corona. Suo padre, Giacomo II, cattolico, fu deposto con la forza nel 1688, mentre sua sorella e suo cognato divennero regina e re con il nome di Maria II e Guglielmo III. Anna soffriva della sindrome di Hughes, che le rendeva estremamente difficile portare a termine gravidanze. L'incapacità prima di Maria e poi di Anna di generare un figlio che sopravvivesse fino all'età adulta provocò una nuova crisi di successione, perché in assenza di un erede protestante, suo padre Giacomo II o il figlio da lui avuto nel suo secondo matrimonio avrebbero potuto tentare di riconquistare il trono.

Fu per questa ragione che il Parlamento approvò una legge di successione che escludeva tutti i discendenti degli Stuart cattolici, designando al loro posto gli Hannover. L'Inghilterra costrinse la Scozia ad accettare questa scelta, giungendo nel 1707 all'unificazione dei due regni con l'Atto di Unione.

Il regno di Anna fu segnato dallo sviluppo del sistema a due partiti che aveva iniziato a delinearsi nel regno di Maria e Guglielmo. Anna personalmente preferiva i tory, ma la sua amica più intima e probabilmente più influente consigliera fu Sarah Churchill, Duchessa di Marlborough, moglie di John Churchill, I duca di Marlborough, il più importante condottiero inglese dell'epoca ed esponente di spicco dei whig: tuttavia anch'essa cadde in disgrazia durante la Guerra di Successione Spagnola.

Primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Anna fu la seconda figlia di Giacomo, duca di York, (più tardi Giacomo II) e della sua prima moglie, Lady Anne Hyde, figlia di Edward Hyde, primo conte di Clarendon, un importante politico dell'epoca; sua sorella maggiore era la futura Maria II. Dei figli del primo matrimonio di Giacomo, solo lei e la sorella sopravvissero sino all'età adulta. Anna da bambina soffrì di un'infezione all'occhio: per essere curata, fu inviata in Francia, dove visse prima con la nonna, Enrichetta Maria e dopo la sua morte con la zia, Enrichetta d'Orléans. Anna ritornò dalla Francia nel 1670; nel 1673 fece la conoscenza di Sarah Jennings, futura moglie di John Churchill, uno dei più importanti generali dell'epoca di Anna, la quale sarebbe divenuta la sua più intima amica ed una dei suoi più influenti consiglieri.

Verso il 1672, la conversione di Giacomo II al cattolicesimo divenne di pubblico dominio, ma su ordine di Carlo II Anna e Maria furono educate come protestanti. Il 28 luglio 1683 Anna sposò il protestante principe Giorgio di Danimarca, fratello di Cristiano V di Danimarca, un'unione politicamente malvista a causa delle simpatie danesi per la Francia, ma di grande felicità domestica, essendo i due di carattere simile e preferendo una vita tranquilla e ritirata a quella del gran mondo.

Quando Carlo II morì nel 1685 (convertendosi al cattolicesimo sul letto di morte) il padre di Anna ascese al trono con il nome di Giacomo II. Egli fu male accetto per la sua religione e quando la sua seconda moglie, Maria di Modena, gli diede un figlio (Giacomo Francesco Edoardo) il 10 giugno 1688, la sua impopolarità aumentò, poiché appariva certa la prospettiva che una dinastia cattolica avrebbe regnato sulla Gran Bretagna. Ma poco più tardi la sorella e il cognato di Anna, Maria e Guglielmo, invasero l'Inghilterra per deporre l'odiato e dispotico Giacomo, che nel dicembre 1688 fuggì in Francia. Questi eventi divennero noti come la "Gloriosa Rivoluzione".

Durante gli eventi immediatamente precedenti la rivoluzione Anna si tenne in disparte; tuttavia mantenne contatti epistolari con la sorella Maria ed era a conoscenza dei piani di invasione di Guglielmo. Dopo lo sbarco di Guglielmo in novembre, Anna si trovò in una posizione critica; probabilmente consigliata dai Churchill, abbandonò il re, lasciò Londra per Nottingham e poi Oxford, dove incontrò Guglielmo. L'anno seguente, un'apposita sessione del parlamento dichiarò che la fuga di Giacomo II equivaleva ad un'abdicazione e quindi il trono doveva considerarsi vacante; la corona fu offerta congiuntamente a Guglielmo e Maria, che la accettarono e regnarono insieme. Il Bill of rights del 1689 stabilì la successione: dopo Guglielmo e Maria il trono sarebbe toccato ad Anna e ai suoi discendenti e successivamente ai discendenti che Guglielmo avrebbe potuto avere da un successivo matrimonio.

Guglielmo e Maria[modifica | modifica wikitesto]

La regina Anna
La regina Anna con il figlio Guglielmo, duca di Glouchester ed erede al trono, la cui morte prematura aprì la strada del trono agli Hannover

Poco dopo la loro ascesa al trono, Guglielmo e Maria concessero a John Churchill il titolo di conte di Marlborough; tuttavia nel 1692, sospettando che Lord Marlborough fosse un sostenitore del deposto re Giacomo, la regina Maria lo privò di tutte le sue cariche. Lady Marlborough fu allontanata dalla corte; allora anche Anna lasciò la sua residenza reale per seguire l'amica e fu privata della sua guardia d'onore. Nel 1694 Maria morì di vaiolo e Guglielmo III continuò a regnare da solo. Con l'obiettivo di migliorare la sua popolarità, Guglielmo le restituì il suo rango a corte e le permise di risiedere nel palazzo di St.James; tuttavia la tenne in disparte e non volle nominarla reggente nei periodi in cui egli era assente.

L'anno successivo Guglielmo, per riconquistare il suo favore, restituì a Marlborough le sue cariche; Anna in cambio gli diede il suo sostegno, anche se in questo periodo scrisse a suo padre chiedendogli il permesso di accedere al trono alla morte di Guglielmo e promettendogli che al momento adatto glielo avrebbe restituito. Anna fu forse spinta a questo dalla voce (infondata) che Guglielmo aveva intenzione di designare come suo successore il figlio di Giacomo, a condizione che fosse allevato in Inghilterra come protestante.

Tra il 1684 e il 1700 Anna era rimasta incinta almeno diciotto volte; tuttavia per tredici volte abortì o diede alla luce figli nati morti; degli altri cinque figli, quattro morirono prima di compiere i due anni, mentre il quinto, Guglielmo, duca di Gloucester, morì a undici anni il 29 luglio 1700. Poiché Maria e Guglielmo non avevano avuto figli, Anna era la sola erede superstite al trono e questo mise in pericolo la successione, in quanto, dopo di lei, la corona avrebbe potuto essere rivendicata dal deposto Giacomo II.

Per impedire a un cattolico di ottenere il trono, il Parlamento approvò un Atto di Successione (Act of Settlement, 1701), che in mancanza di discendenti di Anna o di Guglielmo assegnava la corona a Sofia del Palatinato e ai suoi discendenti. Sofia era discendente di Giacomo I attraverso Elisabetta di Boemia; alcuni altri potenziali eredi che avevano maggiori diritti non furono presi in considerazione, poiché erano cattolici. Anna accettò queste decisioni sulla successione.

Il regno prima dell'Atto di Unione[modifica | modifica wikitesto]

La regina Anna dipinta nel 1705
Sarah Churchill, duchessa di Marlborough ed intima confidente della sovrana. Grazie alla sua amicizia con la regina divenne il vero potere dietro il trono

Guglielmo III morì l'8 marzo 1702 e Anna divenne regina (23 aprile). In questo periodo ebbe inizio la guerra di successione spagnola: in discussione era il diritto di Filippo, nipote del re di Francia Luigi XIV, di succedere al trono di Spagna. Il precedente re di Spagna, Carlo II, lo aveva nominato suo erede per testamento, ma la maggior parte degli stati europei si opponeva, temendo che la famiglia reale francese divenisse eccessivamente potente. Il testamento di Carlo II prevedeva che Filippo dovesse rinunciare a ogni diritto al trono di Francia, ma Luigi XIV stabilì che questa clausola dovesse considerarsi nulla nel caso che i suoi eredi fossero morti.

Questa non era una preoccupazione irrealistica: infatti molti membri della famiglia di Luigi XIV furono uccisi dal vaiolo poco prima della sua morte e fu il suo pronipote Luigi XV che divenne re di Francia all'età di cinque anni. Inoltre l'Inghilterra non gradiva che, dopo la morte di Giacomo II, Luigi XIV avesse proclamato Giacomo (detto il Vecchio Pretendente) re d'Inghilterra con il nome di Giacomo III. Quindi l'Inghilterra sostenne le pretese al trono di Spagna avanzate dall'arciduca Carlo d'Asburgo, il cugino austriaco del defunto Carlo II.

La guerra di successione spagnola (nota in Nord America come "Guerra della regina Anna", la seconda delle guerre franco-indiane) sarebbe durata fino alla fine del regno di Anna, dominando sia la politica interna che quella estera. Poco dopo l'ascesa al trono, Anna nominò suo marito Lord Ammiraglio, dandogli il comando della marina, e scelse Lord Marlborough come Capitano Generale, dandogli il comando dell'esercito. Marlborough inoltre fu creato cavaliere della Giarrettiera ed ebbe il titolo ducale. Sua moglie, la duchessa di Marlborough, fu nominata Mistress of the Robes, la più alta carica a cui una donna potesse aspirare.

All'inizio del regno di Anna il governo, a cui capo vi era Sidney Godolphin, I conte di Godolphin, primo Barone Godolphin, era dominato dai tory. I whig (che, a differenza dei tory sostenevano con decisione la guerra) acquisirono una influenza molto maggiore dopo la grande vittoria ottenuta da Marlborough nella battaglia di Blenheim nel 1704. Grazie all'influenza di Marlborough quasi tutti i tory furono rimossi dal gabinetto; tuttavia Godolphin si alleò con Marlborough per garantirsi la permanenza in carica. Anche se Godolphin era il capo nominale del governo, il potere effettivo era esercitato da Marlborough e dai due segretari di stato (Charles Spencer, III conte di Sunderland e Robert Harley). È da notare che sia il figlio di Godolphin sia Sunderland avevano sposato due delle figlie di Marlborough. Anche altri beneficiarono del nepotismo di Marlborough.

L'unione tra Inghilterra e Scozia[modifica | modifica wikitesto]

Anna di Gran Bretagna

Gli anni successivi del regno di Anna furono caratterizzati dai tentativi di fondere l'Inghilterra e la Scozia in un solo regno (i due paesi dal 1603 avevano lo stesso re, ma erano rimasti due stati distinti). Quando aveva approvato l'Atto di Successione nel 1701, il parlamento inglese non aveva consultato quello scozzese, che, inoltre, desiderava la continuazione del casato degli Stuart. Il parlamento scozzese approvò un Act of Security (1704), in base al quale, in mancanza di eredi di Anna, attribuiva a sé il potere di scegliere il nuovo re di Scozia tra i discendenti protestanti della famiglia reale scozzese. Il prescelto non poteva essere il medesimo individuo che sarebbe salito al trono d'Inghilterra, a meno che non fossero soddisfatte svariate condizioni di carattere religioso, economico e politico.

La regina Anna con il consorte, il principe Giorgio di Danimarca.

La sanzione della corona (necessaria perché la legge entrasse in vigore) fu inizialmente rifiutata, ma fu concessa quando il parlamento scozzese rifiutò di imporre nuove tasse e minacciò di ritirare le truppe scozzesi dall'esercito che stava combattendo sul continente. Il parlamento inglese, temendo che una Scozia indipendente avrebbe ripristinato l'antica alleanza (Auld Alliance) che essa aveva avuto con la Francia, rispose con l'Alien Act del 1705, che imponeva sanzioni economiche contro la Scozia e stabiliva che i sudditi scozzesi sarebbero stati considerati stranieri (mettendo a repentaglio il loro diritto di possedere beni in Inghilterra), a meno che la Scozia abrogasse l'Act of Security o si dichiarasse disposta all'unione con l'Inghilterra. La Scozia scelse questa seconda via; le condizioni dell'unione furono negoziate da appositi delegati e il parlamento scozzese le approvò tra molti contrasti il 16 gennaio 1707. In applicazione di queste decisioni, l'Inghilterra e la Scozia, con l'Atto di Unione, si fusero in un solo regno, chiamato Gran Bretagna, il 1º maggio 1707.

I rapporti tra Anna e la duchessa di Marlborough si deteriorarono durante il 1707. La duchessa aveva un cattivo carattere e Anna cominciò a preferirle un'altra sua amica, Abigail Masham. Ella era cugina della duchessa e imparentata con uno dei ministri di Anna, Robert Harley, che attraverso di lei accrebbe la sua influenza sulla regina. Tuttavia Lord Godolphin e il duca di Marlborough, rivali di Harley, cercarono di indurre la regina a rimuoverlo e Anna fu costretta ad accettare le dimissioni di Harley nel 1708. Questo periodo fu politicamente dominato da un gruppo di cinque esponenti whig (Lord Sunderland, Thomas Wharton, John Somers, Charles Montagu barone di Halifax e Robert Walpole), detto "Whig Junto". Tuttavia Harley continuò ad avere influenza sulla regina come consigliere privato.

Il marito di Anna, il principe Giorgio di Danimarca, morì nell'ottobre 1708. I capi whig erano insoddisfatti della sua direzione dell'Ammiragliato e alcuni di essi progettarono di richiederne la destituzione mentre egli era morente. Anna fu costretta a cercare il sostegno di Marlborough per impedire questa mossa. Tuttavia, dopo la morte del marito, Anna si allontanò ulteriormente dall'arrogante duchessa di Marlborough, preferendo la compagnia della più rispettosa Abigail Masham e ruppe definitivamente con la duchessa nel 1709.

Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Re d'Inghilterra e Scozia
Stuart
Royal Arms of England (1603-1707).svg

Giacomo I/VI
Figli
Carlo I
Figli
Carlo II
Giacomo II/VII
Figli
  • Carlo (1660-1661)
  • Maria (1662-1694)
  • Giacomo (1663-1667)
  • Anna (1665-1714)
  • Carlo (1666-1667)
  • Edgardo (1667-1669)
  • Enrichetta (1669)
  • Caterina (1671)
  • Caterina (1675)
  • Isabella (1676-1681)
  • Carlo (1677)
  • Elisabetta (1678)
  • Carlotta (1682)
  • Giacomo (1688-1766)
  • Luisa (1692–1712)
Maria II e Guglielmo III
Guglielmo III
Anna
Figli
  • Maria (1685-1687)
  • Anna Sofia (1686-1687)
  • Guglielmo (1689-1700)
  • Maria (1690)
  • Giorgio (1692)
  • Carlo (1698)

La crescente impopolarità della guerra di successione spagnola fu la causa della caduta dei whig. Robert Harley fu particolarmente abile nello sfruttare lo scontento diffuso per motivare l'elettorato. Il favore dell'opinione pubblica fu spinto ancor di più verso i tory quando il governo whig avviò un procedimento penale contro Henry Sacheverell, un ecclesiastico tory che aveva violentemente attaccato il governo per il suo atteggiamento di tolleranza religiosa. L'intensa reazione popolare contro questa iniziativa fece sì che Sacheverell ricevesse una condanna mite, il che fu un'umiliazione per i whig.

La tomba della regina Anna
( Abbazia di Westminster)

L'elezione del 1710 diede un'ampia maggioranza ai tory; poco dopo, Marlborough e i suoi parenti cominciarono a perdere le loro cariche. Godolphin fu rimosso il 7 agosto 1710; il nuovo gabinetto tory era guidato da Harley e ne faceva parte anche Henry Saint-John Bolingbroke. I tory desideravano porre termine alla guerra, temendo che una vittoria totale per l'Austria, che era il principale alleato della Gran Bretagna, per quest'ultima sarebbe stata altrettanto dannosa di una vittoria francese. Il governo tory era disposto a un compromesso che riconoscesse la corona di Spagna al pronipote di Luigi XIV, ma per i whig ciò era inaccettabile.

Questo contrasto fu risolto dagli eventi sul continente: il fratello maggiore dell'arciduca Carlo (il pretendente al trono di Spagna che i whig sostenevano) morì nel 1711; Carlo ereditò quindi l'Austria, l'Ungheria e il titolo di imperatore del Sacro Romano Impero. Se avesse ottenuto anche la Spagna, sarebbe divenuto troppo potente. La Gran Bretagna avviò negoziati con la Francia; Marlborough fu accusato di essersi appropriato di fondi pubblici e richiamato in patria alla fine del 1711; il comando delle truppe britanniche sul continente fu affidato a James Butler, duca di Ormonde, che condusse le operazioni in modo molto meno aggressivo.

Alla Camera dei Comuni la schiacciante maggioranza tory era favorevole alla pace, ma alla Camera dei Lord la situazione era diversa. Per impedire la conclusione della pace i whig si allearono con un gruppo di tory guidati da Daniel Finch, II conte di Nottingham . Per eliminare la maggioranza whig, Anna reagì con la nomina, senza precedenti, di dodici nuovi Pari in una sola ripresa, il 1º gennaio 1712, assicurando così la ratifica del trattato di pace, concluso a Utrecht nel 1713.

In base ai termini del trattato, Filippo di Borbone conservò la corona di Spagna e le colonie spagnole in America. La Spagna dovette cedere gli altri possedimenti che aveva in Europa; la Gran Bretagna ottenne Gibilterra e Minorca e anche alcune colonie francesi nell'America settentrionale.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

La salute di Anna peggiorò nel corso del 1713. Anna, che già soffriva di gotta, fu colpita da un'erisipela che le causò un ascesso e febbre, conducendola alla morte il 1º agosto 1714. Fu sepolta nell'abbazia di Westminster; il suo cadavere era così rigonfio che dovette essere collocato in una larga bara di forma quasi quadrata. Fu tumulata nella cappella dell'antenato Enrico VII: una semplice lapide la ricorda insieme al principe consorte Giorgio di Danimarca.
L'erede designata dall'Act of Settlement del 1701, Sofia del Palatinato, era morta poco prima, l'8 giugno; la corona andò quindi ad un suo cugino George Louis von Hannover, asceso al trono col nome di Giorgio I. Nonostante avessero il sostegno di una parte dei tory, i pretendenti cattolici, tra cui Giacomo Francesco Edoardo Stuart, vennero ignorati, ma la successione di Giorgio non fu mai veramente in pericolo. Due sollevazioni a favore degli Stuart, nel 1715 e nel 1719, fallirono.

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Il regno di Anna vide un accrescimento dell'influenza politica dei ministri, a scapito di quella della corona. Anna fu l'ultima sovrana britannica a non concedere l'assenso reale a una legge approvata dal parlamento (una legge sulla milizia scozzese approvata nel 1708). Di limitate doti intellettuali e preoccupata dai suoi problemi di salute, Anna permise che la politica fosse dominata dai suoi ministri (specialmente Robert Harley) e dalle sue amiche e confidenti Sarah Churchill, duchessa di Marlborough, e Abigail Masham. Lo spostamento del potere dalla corona ai ministri divenne ancora più accentuato in seguito, durante il regno di Giorgio I, il cui principale consigliere, Robert Walpole, è spesso descritto come il 1° Primo Ministro.

Nel 1709 Anna emise un proclama diretto agli abitanti della regione tedesca del Palatinato noto come Golden Book. Nel proclama Anna invitava la popolazione a scendere lungo il Reno fino a Rotterdam, da dove la marina britannica li avrebbe trasportati nelle colonie britanniche in America. Poiché il Palatinato era stato devastato nella guerra di successione spagnola, alcune migliaia di persone effettivamente raggiunsero l'Olanda e di conseguenza il governo britannico fu costretto a trovar loro una sistemazione; più di tremila tedeschi si stabilirono così in Irlanda, principalmente nelle contee di Limerick e Wexford. La loro causa fu sostenuta anche dallo scrittore Daniel Defoe.

La statua della regina Anna davanti alla facciata della cattedrale di San Paolo a Londra

I coloni tedeschi erano protestanti, sicché a ciascuno di loro fu consegnato un moschetto del tipo in uso nell'esercito britannico, che fu affettuosamente chiamato "moschetto della regina Anna". I loro discendenti vivono ancora oggi in Irlanda, anche se il loro numero è molto diminuito e il loro particolare dialetto tedesco è praticamente estinto.

L'epoca di Anna vide anche importanti sviluppi in campo artistico, scientifico e letterario. In architettura, John Vanbrugh costruì eleganti edifici barocchi come Blenheim Palace (residenza dei duchi di Marlborough) e Castle Howard. La letteratura vide l'attività di autori come Daniel Defoe, Alexander Pope e Jonathan Swift. Isaac Newton visse durante il regno di Anna, anche se aveva compiuto le sue più importanti scoperte durante quello di Guglielmo e Maria. Il nome di Anna resta legato alla prima importante legge sul diritto d'autore (nota come Statute of Anne, 1709), che concedeva diritti esclusivi agli scrittori piuttosto che agli stampatori. Sotto il suo regno fu inaugurato nel 1711 l'ippodromo di Ascot.

Anna aveva un'inclinazione per il brandy e per questo a volte fu chiamata "Brandy Nan".

La contea di Queen Anne, nello stato americano del Maryland, prese il suo nome da Anna, che era regina quando la contea fu creata nel 1706.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Anna di Gran Bretagna Padre:
Giacomo II d'Inghilterra
Nonno paterno:
Carlo I d'Inghilterra
Bisnonno paterno:
Giacomo I d'Inghilterra
Trisnonno paterno:
Enrico Stuart, Lord Darnley
Trisnonna paterna:
Maria Stuart
Bisnonna paterna:
Anna di Danimarca
Trisnonno paterno:
Federico II di Danimarca
Trisnonna paterna:
Sofia di Meclemburgo-Güstrow
Nonna paterna:
Enrichetta Maria di Francia
Bisnonno paterno:
Enrico IV di Francia
Trisnonno paterno:
Antonio di Borbone
Trisnonna paterna:
Giovanna III di Navarra
Bisnonna paterna:
Maria de' Medici
Trisnonno paterno:
Francesco I de' Medici
Trisnonna paterna:
Giovanna d'Austria
Madre:
Lady Anna Hyde
Nonno materno:
Edward Hyde, conte di Clarendon
Bisnonno materno:
Henry Hyde
Trisnonno materno:
Laurence Hyde
Trisnonna materna:
Anne Sibell
Bisnonna materna:
Mary Langford
Trisnonno materno:
Edward Langford
Trisnonna materna:
Mary St Barbe
Nonna materna:
Frances Aylesbury
Bisnonno materno:
Sir Thomas Aylesbury
Trisnonno materno:
William Aylesbury
Trisnonna materna:
Anne Poole
Bisnonna materna:
Anne Denman
Trisnonno materno:
Francis Denman
Trisnonna materna:
Ann Blount

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Trattamenti di
Anna
Stemma
Regina di Gran Bretagna e Regina d'Irlanda
Trattamento di cortesia Sua Maestà
Trattamento colloquiale Vostra Maestà
Trattamento alternativo Ma'am
I trattamenti d'onore
Il monogramma personale della regina Anna.
Gran Maestro dell'Ordine della Giarrettiera - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine della Giarrettiera
Gran Maestro dell'Ordine del Cardo - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine del Cardo

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Regina d'Inghilterra Successore Royal Standard of England (1603–1689).svg
Guglielmo III 1702-1707 Se stessa come Regina di Gran Bretagna
Predecessore Regina di Scozia Successore Royal Standard of Scotland (1603–1689).svg
Guglielmo II 1702-1707 Se stessa come Regina di Gran Bretagna
Predecessore Regina di Gran Bretagna Successore Royal Standard of Great Britain (1707-1714).svg
Se stessa come Regina d'Inghilterra e di Scozia 1707-1714 Giorgio I
Predecessore Regina d'Irlanda Successore Royal Standard of Ireland (1542–1801).svg
Guglielmo I 1702-1714 Giorgio I
Predecessore Erede al trono inglese, scozzese e irlandese Successore Arms of George of Denmark, Duke of Cumberland.svg
Guglielmo III e Maria II
Eredi reciproci poiché entrambi regnanti
Erede apparente
1694-1702
Elettrice Sofia di Hannover
Secondo l'Act of Settlement del 1701
Predecessore Lord High Admiral Successore Flag of the Lord High Admiral of the United Kingdom.svg
Giorgio di Danimarca 1708 Thomas Herbert, VIII conte di Pembroke
Predecessore Pretendente al trono di Francia Successore Royal Standard of the King of France.svg
Guglielmo III e Maria II 1702-1714
Per discendenza dai Capetingi e per la Guerra dei Cent'anni
Giorgio I


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