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Zambia
Zambia – Bandiera Zambia - Stemma
(dettagli) (dettagli)
One Zambia, One Nation
(Uno Zambia, una nazione)
Zambia - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completo Zambia
Nome ufficiale Republic of Zambia
Lingue ufficiali inglese
Sono riconosciute anche lingue minoritarie come il chichewa, il bemba, il lnda, il tonga, il lozi, il luvale e il kikaonde dei Kaonde
Capitale Lusaka  (1 742 979 ab. / 2010)
Politica
Forma di governo Repubblica presidenziale
Presidente Edgar Lungu
Indipendenza 24 ottobre 1964
Ingresso nell'ONU 1º dicembre 1964
Superficie
Totale 752.614 km² (39º)
 % delle acque 1 %
Popolazione
Totale 13.088.570 ab. (Cens. 2010) (70º)
Densità 18 ab./km²
Tasso di crescita 2,89% (2012)[1]
Geografia
Continente Africa
Confini Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, Malawi, Mozambico, Zimbabwe, Botswana, Namibia, Angola
Fuso orario UTC +2
Economia
Valuta Kwacha zambiano
PIL (nominale) 20 590[2] milioni di $ (2012) (105º)
PIL pro capite (nominale) 1 463 $ (2012) (143º)
PIL (PPA) 23 690 milioni di $ (2012) (120º)
PIL pro capite (PPA) 1 683 $ (2012) (159º)
ISU (2011) 0,430 (basso) (164º)
Fecondità 6,3 (2011)[3]
Varie
Codici ISO 3166 ZM, ZMB, 894
TLD .zm
Prefisso tel. +260
Sigla autom. Z
Inno nazionale Stand and Sing of Zambia, Proud and Free
Festa nazionale 24 ottobre
Zambia - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedente Flag of Northern Rhodesia (1939-1953).svg Rhodesia Settentrionale
 

Coordinate: 14°07′S 27°38′E / 14.116667°S 27.633333°E-14.116667; 27.633333

La Repubblica dello Zambia (Republic of Zambia in inglese) è uno Stato (752.614 km², 11.668.000 abitanti nel 2005) dell'Africa centro-meridionale.

Confina a nord con la Repubblica Democratica del Congo, a nord-est con la Tanzania, a est con il Malawi, a sud con Mozambico, Zimbabwe, Botswana e Namibia, e a ovest con l'Angola. Non ha sbocchi sul mare.

Lo Zambia è una repubblica presidenziale nell'ambito del Commonwealth, membro delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana e associato all'Unione europea. La lingua ufficiale è l'inglese.

In passato lo Zambia era noto col nome di Rhodesia Settentrionale (da Cecil Rhodes). Il nome attuale si riferisce invece al fiume Zambesi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Storia antica[modifica | modifica wikitesto]

Fino a circa 2000 anni fa, la regione dello Zambia fu abitata dal popolo di cacciatori-raccoglitori Khoisan. I Khoisan iniziarono ad allontanarsi dalla regione in seguito all'immigrazione di popoli più tecnologicamente avanzati, con cui alcuni gruppi Khoisan si mescolarono. Le più importanti immigrazioni si ebbero durante l'espansione Bantu, a partire dal XII secolo, in seguito alle quali le lingue bantu divennero predominanti nella regione.

Fra i popoli banthu, i primi a insediarsi nello Zambia furono i Tonga (o Batonga), provenienti dall'estremo oriente dell'Africa. Anche gli Nkoya giunsero in Zambia in tempi antichi, forse dai regni Luba-Lunda del nord. Ancora di origine Luba e Lunda furono gli immigranti che fra il XVII e il XIX secolo giunsero in Zambia dal Congo e dall'Angola. Dal sud, sempre nel XIX secolo, giunsero gli Ngoni. L'odierna collocazione delle etnie in Zambia era già sostanzialmente consolidata nella seconda metà del XIX secolo.

Colonizzazione europea[modifica | modifica wikitesto]

Gli esploratori portoghesi furono i primi a giungere nella regione dello Zambia, ma non diedero l'avvio a un processo di colonizzazione. Solo dopo la metà del XIX secolo i bianchi anglosassoni provenienti da sud iniziarono a giungere nello Zambia, tuttavia mai in gran numero; erano principalmente esploratori, missionari e mercanti. Nel 1855, il missionario ed esploratore David Livingstone giunse per primo a vedere le imponenti cascate dello Zambesi, che lui stesso battezzò Victoria Falls (Cascate Vittoria). In suo onore la città di Maramba ha una doppia denominazione: Livingstone-Maramba.

Nel 1888, il magnate britannico Cecil Rhodes, che stava estendendo il proprio impero commerciale a partire dal Sudafrica, ottenne da un capo locale (di etnia Lozi) la concessione per lo sfruttamento delle risorse minerarie della zona occidentale dello Zambia, in seguito chiamata Rhodesia del Nord-Ovest. Gli Ngoni, insediati nella parte orientale del paese, rifiutarono di accordarsi in modo analogo con Rhodes, che perseguì la via militare, sconfiggendoli in battaglia e ottenendo il controllo di quella che sarebbe diventata la Rhodesia del Nord-Est.

Nel 1911, la Rhodesia del Nord-Ovest e la Rhodesia del Nord-Est furono unite a formare la Rhodesia Settentrionale. Nel 1923, la compagnia di Rhodes cedette il controllo della regione al governo britannico (lo stesso accadde per la Rhodesia Meridionale, oggi Zimbabwe). Nel 1924, la Rhodesia del Nord divenne un protettorato inglese.

Verso l'indipendenza[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1953, Rhodesia del Sud e del Nord furono unite fra loro con il Nyassaland (oggi Malawi) nella Federazione di Rhodesia e Nyassaland, nonostante l'opposizione di parte delle popolazioni locali, che nei primi anni sessanta diedero vita a manifestazioni e movimenti politici in favore dello smantellamento della federazione. Figure di spicco di questi moti di protesta furono Harry Mwaanga Nkumbula dell'African National Congress (ANC) e Kenneth Kaunda dello United National Independence Party (UNIP).

In seguito alle elezioni dell'ottobre 1962, il potere legislativo fu conquistato da una difficile coalizione fra ANC e UNIP. Il consiglio decise per lo smembramento della federazione. La Rhodesia Settentrionale ottenne l'indipendenza, diventando Repubblica dello Zambia, nel 1964; Kaunda fu il primo presidente e l'UNIP divenne subito partito unico.

Dopo l'indipendenza: il regime di Kaunda[modifica | modifica wikitesto]

Lo Zambia procedette subito a una politica di pacificazione sociale interrazziale e Kenneth Kaunda proclamò il rifiuto di qualsiasi governo di stampo razzista, bianco o nero che fosse. Le varie comunità di "neri" e "bianchi" furono così coinvolte costruttivamente nell'organizzazione del nuovo stato. Tuttavia, lo Zambia indipendente si trovò immediatamente ad affrontare in una difficile situazione economica e politica. La formazione di una classe politica e lo sfruttamento sistematico delle risorse del Paese erano infatti ostacolate dal basso tasso di istruzione. Lo Zambia si trovò dunque privo delle competenze gestionali e del capitale tecnologico che gli avrebbero permesso di emanciparsi dall'egemonia europea, specialmente in campo minerario.

Dal punto di vista della politica internazionale, lo Zambia era in difficoltà nei rapporti con gli stati limitrofi a causa della sua presa di posizione antirazzista: in particolare la Rhodesia del Sud (oggi Zimbabwe) e l'Africa del Sud-Ovest (oggi Namibia), amministrata dal governo bianco del Sudafrica. Similmente, lo Zambia negò ogni appoggio ai partiti oltranzisti dei neri e, nei vari Paesi con cui si relazionò, favorì movimenti politici moderati o antisovietici, come ad esempio: la National Union for Total Independence of Angola (UNITA), la Zimbabwe African People's Union (ZAPU), l'African National Congress del Sudafrica e l'ala multirazziale della South-West Africa People's Organisation (SWAPO). Tale risolutezza ideologica in politica estera ostacolò i rapporti commerciali dello Zambia, che si avviò verso una fase di isolamento. Parziale soluzione fu ottenuta grazie alla costituzione della ferrovia Tanzania-Zambia (con l'assistenza della Repubblica Popolare Cinese), che gli garantì l'accesso al porto di Dar es Salaam in Tanzania. Fu costruito anche un oleodotto da Dar-es-Salaam a Ndola, in Zambia.

Mozambico, Angola e Zimbabwe, alla fine degli anni settanta, ottennero l'indipendenza. Le guerre civili che ne seguirono crearono ulteriori difficoltà allo Zambia, che si ritrovò sommerso da un ingente afflusso di profughi e accusò gli effetti dei danni arrecati alle infrastrutture straniere. Di particolare rilevanza per lo Zambia fu la chiusura della ferrovia del Benguela, che attraversava l'Angola. Inoltre, l'esercito del Sudafrica attaccò ripetutamente elementi dell'ANC che rifugiatisi entro i confini dello Zambia. A queste difficoltà belliche si sommò il crollo internazionale del prezzo del rame, principale esportazione dello Zambia. In seguito a questa crisi, l'economia dello Zambia divenne sempre più dipendente da fondi stranieri. Nonostante una parziale cancellazione del debito a metà degli anni novanta, lo Zambia rimane uno dei paesi con il massimo debito pubblico pro capite.

Storia recente[modifica | modifica wikitesto]

Con l'inizio degli anni '90 e la fine della guerra fredda il regime monopartitico di Kaunda entrò in una repentina fase di crisi irreversibile, culminata nel novembre 1991 con la sua deposizione e la fine del monopartitismo. A lui successe Frederick Chiluba, fondatore di un eterogeneo movimento, il Movimento per il Multipartitismo e la Democrazia (MMD).

Chiluba organizzò una dura repressione nei confronti dell'ex apparato governativo dell'UNIP, tanto che lo stesso Kaunda fu esiliato in Malawi. Da padre della patria, Kaunda fu improvvisamente dipinto dal nuovo regime come una specie di straniero dominatore (Kaunda infatti è di famiglia di origini malawiane). Un'apposita legge, che vieta a chi non ha genitori e nonni nati in Zambia di presentarsi alle elezioni anche se in possesso della cittadinanza zambiana, impedì tra l'altro un'eventuale ricandidatura di Kaunda a ricoprire ruoli politici.

Paradossalmente, questa legge si rivoltò contro lo stesso Chiluba, la cui famiglia secondo i suoi avversari avrebbe avuto a sua volta origini zairesi. Tuttavia Chiluba organizzò un regime piuttosto saldo, ma basato su un'incredibile corruzione, attraverso il suo MMD e tenne le redini del paese fino al 2001, allorché fu costretto da pressioni interne al suo stesso partito a cedere il potere al suo ex delfino Levy Mwanawasa. Questi in breve tempo gli si è scagliato contro in una violenta campagna anticorruzione senza precedenti in Zambia.

Chiluba è stato così investito da una serie enorme di scandali e processi finanziari che ne hanno definitivamente eclissato la figura. Alcuni membri dei suoi familiari, compresa la seconda moglie, sono stati recentemente arrestati per gli stessi reati.

Mwanawasa nel frattempo accusò numerosi problemi di salute, che infine l'hanno visto spirare in un ospedale di Parigi il 19 agosto del 2008. Già da tempo aveva affidato le redini del governo al suo vice, Rupiah Banda, un vecchio membro dell'UNIP, l'antico partito unico, legatissimo all'UNITA angolano e di posizioni nettamente antizimbabwiane.

Nel settembre 2011 Michael Sata, del fronte patriottico, lo ha battuto nelle elezioni presidenziale, diventando suo successore alla guida del paese africano. Sata durante la campagna elettorale ha promesso di controllare l'espansione economica cinese nell'economia nazionale dello Zambia.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Geografia dello Zambia.

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

La regione dello Zambia ha caratteristiche morfologiche piuttosto uniformi. Il territorio è costituito principalmente da altopiani, di altezza variabile fra i 1000 m (centro-sud) e i 1300 m (a nord) che digradano verso sud-ovest nel bacino dello Zambesi. La parte occidentale del paese è caratterizzata da vaste pianure alluvionali, inondate nella stagione delle piogge (da ottobre ad aprile). Ad est invece la regione è arida e caratterizzata dalla presenza di una savana ricca di arbusti. La foresta equatoriale è presente al nord, nelle zone più piovose e lungo il corso dello Zambesi. I numerosi parchi nazionali, tra cui il Kabue proteggono il ricco patrimonio faunistico. I rilievi (colline e montagne) sono rari e di altezze modeste. A nord-ovest s'innalzano i monti Muchinga, che superano i 1800 m e sono lo spartiacque naturale tra i bacini dello Zambesi e del fiume Congo. Le cime più elevate si trovano sui monti Nyika al confine con il Malawi, che raggiungono i 2164 m.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo Zambia include due grandi bacini fluviali: quello dello Zambesi (a sud) e quello del fiume Congo. (a nord).

Nel bacino dello Zambesi, oltre allo Zambesi, i fiumi principali sono il Kafue, il Luangwa e il Kwando. Il Kwando forma il confine sudorientale con l'Angola, per poi dirigersi a est lungo il confine settentrionale della Striscia di Caprivi. Lo Zambesi confluisce con il Kwando per poi scorrere verso est, formando il confine fra Zambia e Zimbabwe. Kafue e Luangwa sono i due principali tributari dello Zambesi. Prima di convergere nello Zambesi, il Luangwa forma parte del confine col Mozambico. Le Cascate Vittoria, formate dallo Zambesi, sono fra le più imponenti del mondo, con una larghezza di 1,6 km e un'altezza di 100 m. A valle delle cascate, lo Zambesi forma il lago Kariba. Successivamente, il fiume attraversa il Mozambico e sfocia del Canale di Mozambico (Oceano Indiano).

Il bacino del Congo in Zambia comprende i due grandi fiumi dello Chambeshi e dello Luapula. Il primo costituisce il confine fra Zambia e Repubblica Democratica del Congo, e scarica nelle wetland del Lago Bangweulu, da cui si forma il Luapula. Il Luapula scorre verso ovest e poi verso nord, formando, insieme al fiume Kalungwishi, il lago Mwero.

Sempre nel bacino del Congo si trova il lago Tanganica; uno dei suoi maggiori immissari è il Kalambo, che si sviluppa sul confine fra Zambia e Tanzania e forma le Cascate del Kalambo, le seconde cascate ininterrotte più alte dell'Africa dopo quelle di Tugela (Sudafrica).

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Il clima dello Zambia è tropicale. La maggior parte del territorio beneficia di una relativa omogeneità climatica, grazie agli estesi altopiani che ne caratterizzano l'orografia. Infatti tra i 900 ed i 1200 m durante la stagione secca, da maggio a novembre, il clima è mite. L'escursione termica giorno/notte varia discretamente solo in presenza di piogge notturne, tra dicembre e maggio. Ma solamente tra giugno ed agosto la temperatura può passare dai 5 gradi notturni ai 30 del giorno. Sempre sugli altopiani l'umidità relativa è molto contenuta, anche durante la stagione delle piogge. Bastano infatti due ore di sole per riassorbirla. Le piogge si concentrano durante l'estate e aumentano da sud verso nord. le temperature medie (18 °C in luglio e 24 °C in gennaio) vengono mitigate dall'altitudine anche se la forte continentalità provoca notevoli escursioni termiche giornaliere. Le condizioni non sono le stesse nelle depressioni, ad altezze inferiori ai 500 m. Queste sono le grandi vallate del Luangwa ad est, dello Zambesi(il quarto fiume africano per lunghezza) ad ovest e a sud quelle del lago Kariba, formato dall'espansione del fiume, sbarrato da un'imponente diga a Siavonga. In queste valli, durante la stagione delle piogge, l'aria può essere davvero pesante, ma durante la stagione secca il clima è piacevole e vicino ai corsi d'acqua si assembrano tutte le creature della savana.

Popolazione[modifica | modifica wikitesto]

Demografia[modifica | modifica wikitesto]

Demografia dello Zambia, Dati FAO, 2005; Abitanti in migliaia.

All'ultimo censimento (2000)[4] la popolazione complessiva del paese era pari a 9.885.591 persone, stime del luglio 2006 danno una popolazione di 11.502.010 persone[5]. Le stime tengono in considerazione gli effetti dell'elevata mortalità per AIDS, con conseguente abbassamento dell'aspettativa di vita, più elevata mortalità infantile, tassi di crescita della popolazione inferiori e variazioni nella struttura della popolazione per età.

I dati successivi sono stime riferite al luglio 2006 (Dati CIA Factbook)

Struttura per età
  • 0-14 anni: 46.3% (maschi 2.673.891/femmine 2.656.268)
  • 15-64 anni: 51.3% (maschi 2.925.910/femmine 2.969.324)
  • oltre i 65: 2.4% (maschi 117.877/femmine 158.740)
Età media
  • totale: 16.5 anni
  • maschi: 16.3 anni
  • femmine: 16.7 anni
Tasso di crescita della popolazione
2.11% (stima 2006)
Natalità
41 nascite/1.000 abitanti
Mortalità
19.93 decessi/1.000 abitanti
Mortalità infantile
  • totale: 86.84 decessi/1.000 nascite
  • maschi: 94.08 decessi/1,000 nascite
  • femmine: 79.37 decessi/1,000 nascite
Aspettativa di vita
  • popolazione totale: 40.03 anni
  • maschi: 39.76 anni
  • femmine: 40.31 anni
AIDS
  • Popolazione adulta con HIV/AIDS: 16.5% (stima 2003)
  • Popolazione totale con HIV/AIDS: 920.000 persone (stima 2003)
  • Decessi per AIDS: 89.000 (stima 2003)

Etnie[modifica | modifica wikitesto]

Nello Zambia convivono circa settanta differenti gruppi etnici neri bantu, pari a circa il 97% della popolazione. Il 90% di essi appartiene ai nove principali gruppi etnolinguistici: Bemba, Nyanja-Chewa, Tonga, Tumbuka, Lunda, Luvale, Kaonde, Nkoya e Lozi. Nelle zone rurali, questi gruppi etnici sono divisi in diverse aree geografiche; le città (soprattutto Lusaka) e la provincia di Copperbelt ("cintura del rame"), dove si trovano i principali giacimenti minerari, sono invece spiccatamente multi-etniche. Vi sono quindi piccole percentuali (intorno all'1-2%) di bianchi, all'80% anglosassoni, per la restante parte boeri, stanziati soprattutto a Lusaka e Livingstone-Maramba. Chiudono il quadro un 1% di asiatici, al 95% di razza indiana e una piccola quota di mulatti e meticci.

Religione di Stato[modifica | modifica wikitesto]

La religione predominante, nonché culto ufficiale del paese, è il Cristianesimo. Tuttavia riscontriamo alcune presenze islamiche. Sono presenti anche 162.370 testimoni di Geova.[6]

Lingua ufficiale[modifica | modifica wikitesto]

Lingua ufficiale del Paese è l'inglese.

Ordinamento dello stato[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisione amministrativa[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Suddivisione amministrativa dello Zambia.
Province dello Zambia

Lo Zambia è amministrativamente suddiviso in province, a loro volta suddivise in distretti. Le province attuali sono 10; sono elencate di seguito, con i relativi capoluoghi.

  1. Provincia Centrale (Kabwe)
  2. Provincia di Copperbelt (Ndola)
  3. Provincia Orientale (Chipata)
  4. Provincia di Luapula (Mansa)
  5. Provincia di Lusaka (Lusaka)
  6. Provincia di Muchinga (Chinsali)
  7. Provincia del Nord (Kasama)
  8. Provincia del Nord-Ovest (Solwezi)
  9. Provincia del Sud (Livingstone)
  10. Provincia dell'Ovest (Mongu)

Istituzioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo Zambia è uno stato presidenziale ove il Presidente è dotato di supremi poteri decisionali. Nell'esercizio del legislativo è affiancato da un parlamento, originariamente monocamerale, chiamato Assemblea Nazionale, di 158 membri, di cui 150 eletti in partiti, 8 di nomina presidenziale (membri esimi). Nel 1991 è stata istituita la camera alta del Parlamento, chiamata Camera dei Capi, che conta 27 membri non elettivi in rappresentanza di tutte le razze che compongono il Paese.

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Politica interna[modifica | modifica wikitesto]

Ciò che più ha caratterizzato all'interno il Governo di Mwanawasa e poi quello di Banda è l'imponente lotta alla corruzione, talora esercitata in forme piuttosto violente nei confronti degli esponenti dei passati regimi.

Politica estera[modifica | modifica wikitesto]

Lo Zambia già di Mwanawasa e poi di Banda si è caratterizzato per una posizione filobritannica, assolutamente ostile al governo razzistico nero dello Zimbabwe e non troppo amica del Sudafrica di Mbeki. Viceversa ottimi sono i rapporti col Botswana e i Paesi afro-portoghesi.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Economia dello Zambia.

L'economia dello Zambia, un tempo paragonabile a quella della media degli stati africani, ha subito negli anni settanta il crollo dei prezzi del rame sul mercato internazionale. Tale evento ha innescato un progressivo declino economico che colloca oggi lo Zambia fra i paesi più poveri del mondo, con il 70% della popolazione sotto la soglia di povertà e uno stipendio medio pro capite annuale di 395 USD. Un forte peso economico ha anche la piaga dell'HIV/AIDS, che ha in questo paese proporzioni particolarmente drammatiche, e contribuisce a collocare l'aspettativa di vita alla nascita degli zambiani intorno ai 42 anni. Contemporaneamente, lo Zambia è una delle nazioni più urbanizzate dell'Africa subsahariana; quasi metà della popolazione vive in città, ma in larga parte senza impiego.

Nel 2000, con un debito estero superiore a 6 miliardi di dollari, lo Zambia è stato accolto nel programma di riduzione del debito dell'iniziativa HIPC. Le iniziative intraprese dal governo per aderire ai parametri ulteriori imposti dal Fondo Monetario Internazionale per la cancellazione definitiva del debito (in particolare il forte incremento della pressione fiscale) hanno contribuito a inasprire le condizioni di vita della popolazione povera.

L'estrazione del rame rimane tutt'oggi l'attività economica più rilevante, ma la crisi economica ha danneggiato anche questo settore, che ha conosciuto il minimo di produzione nel 1998. La privatizzazione dell'industria del rame nel 2002 ha posto fine all'andamento negativo della produzione annua di rame nel paese. Contemporaneamente, il governo zambiano sta mettendo in campo strategie di diversificazione dell'economia, promuovendo l'agricoltura, il turismo, l'estrazione di pietre preziose e la produzione di energia idroelettrica.

Esportazioni[modifica | modifica wikitesto]

Importazioni[modifica | modifica wikitesto]

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

I trasporti avvengono solo tramite aeroporti locali con piccole rotte o tramite delle jeep che attraversano l'intero paese rendendolo accessibile a molti.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Il turismo non è molto sviluppato per colpa di malattie ancora non curabili per la mancanza di mezzi sufficienti e per la povertà ancora molto diffusa in tutto il paese ma tuttavia negli ultimi anni il turismo è aumentato anche grazie alle molte missioni benefiche di paesi europei.

Ambiente[modifica | modifica wikitesto]

Gran parte del territorio è coperto dalla savana e da una rada foresta che prende il nome di tree-veld. La foresta di tipo equatoriale è poco estesa e si trova limitata alla regione compresa tra i laghi Moero, Bangweulu e Tanganica e intorno al secondo sfuma in vere e proprie paludi verso sud e nella foresta-parco verso nord ed est. Ancora la foresta-parco è diffusa sui rilievi orientali mentre lungo lo Zambesi e gli altri corsi d'acqua si allunga la più lussureggiante foresta a galleria.

La savana è l'ambiente più idoneo alla diffusione ed allo sviluppo dei grossi mammiferi e queste terre avevano, prima dell'arrivo degli europei, un'eccezionale ricchezza faunistica. Ora molto limitata è la diffusione del leopardo, della iena, dello sciacallo mentre l'elefante è ancora frequente nelle regioni più settentrionali; il più diffuso dei grossi mammiferi è sempre l'antilope, con una notevole varietà di forme e di mole anche estremamente diverse. Numerosissimi gli uccelli, i rettili e gli insetti, tra i quali la mosca tse-tse, responsabile della scarsa diffusione dell'allevamento bovino ed equino.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La Nazionale di calcio dello Zambia ha una buona tradizione a livello continentale, ma non ha mai partecipato alla fase finale di un mondiale. Nel 1988, alle Olimpiadi di Seul, vinse il proprio girone, battendo anche la Nazionale Olimpica italiana per 4-0. Nel 1993, nel trasferimento verso Dakar per la disputa di una partita per la qualificazione mondiale, l'aereo su cui viaggiava la Nazionale ebbe un incidente in cui perirono diciotto giocatori, il tecnico e altri membri dello staff. Ciononostante riuscì a raggiungere la finale della Coppa d'Africa l'anno successivo, dove perse 2-1 con la Nigeria. In seguito vinse a sorpresa l'edizione 2012 della Coppa d'Africa, battendo in finale la Costa d'Avorio ai calci di rigore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Population growth rate su CIA World Factbook. URL consultato il 28 febbraio 2013.
  2. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013
  3. ^ Tasso di fertilità nel 2011. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  4. ^ Zambia Provinces
  5. ^ Cia Factbook - Zambia
  6. ^ Annuario dei Testimoni di Geova 2013, pagina 186 ISBN non esistente

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La Geografia - dizionario enciclopedico - Gruppo Editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas S.p.A., Milano (1984)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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