Stati/Paesi -> Moscovia (1263 — 1547)      

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Moscovia (1263 — 1547)
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Gran Principato di Moscovia
Gran Principato di Moscovia - Stemma
Gran Principato di Moscovia - Localizzazione
Dati amministrativi
Lingue parlate
Capitale Mosca
Politica
Forma di Stato Principato, poi Gran Principato
Forma di governo Monarchia assoluta
Nascita 1277 con Daniele di Russia
Fine 22 ottobre 1547 elevazione a regno con Ivan IV di Russia
Territorio e popolazione
Evoluzione storica
Preceduto da Khanato dell'Orda d'Oro
Succeduto da Regno russo
Questa voce è parte della serie
Storia della Russia

Il Granducato o Gran Principato di Mosca, in russo: Вели́кое кня́жество Моско́вское?, traslitterato: Velikoe Knjažestvo Moskovskoe, detto anche più semplicemente Moscovia è stato uno dei maggiori principati russi del Medioevo e dell'inizio dell'Età Moderna; ebbe come capitale Mosca, esistette fra il XIII secolo ed il 1547 e fu il predecessore dello Zarato russo.

Nascita della Moscovia[modifica | modifica wikitesto]

Quando i mongoli invadono le terre del Rus' di Kiev, Mosca è solo un insignificante avamposto commerciale appartenente al Principato di Vladimir-Suzdal'. La posizione remota in una regione di foreste offre una certa protezione nei confronti dell'attacco e dell'occupazione da parte degli invasori mentre l'abbondanza di fiumi garantisce i collegamenti con il Mar Baltico a nord e con il Mar Nero nella regione del Caucaso. Ancora più importanti della posizione geografica, per la trasformazione di Mosca in stato della Moscovia è il ruolo giocato da numerosi suoi principi che furono ambiziosi, determinati e fortunati.

Il primo a fregiarsi del titolo di Principe di Mosca è Daniel Aleksandrovič, figlio di Aleksander Nevskij che porta così sul trono una linea di quella dinastia Rurik che ha governato il Rus' di Kiev dalla sua fondazione. Suo figlio, Ivan I, conosciuto come Ivan Kalita (Ivan borsellino), ottiene il titolo di Gran Principe di Vladimir dagli occupanti mongoli. Egli coopera strettamente con loro nella raccolta di tasse e tributi dagli altri principati russi. Questa politica permette ad Ivan di aumentare l'influenza nella regione soprattutto nei confronti della principale rivale del momento: la città di Tver', a nord di Mosca. Nel 1327 il metropolita ortodosso trasferisce la propria residenza da Vladimir a Mosca aumentando così ulteriormente il prestigio del nuovo principato.

Nel XIV secolo i principi di Mosca sono ormai abbastanza potenti per tentare di opporsi ai Tartari, travagliati dalla guerra civile, e li sconfiggono nel 1380 nella Battaglia di Kulikovo. Malgrado una ripresa della potenza tartara che giungono a saccheggiare Mosca a partire da questo momento il principato di Mosca, si trasforma fino a divenire un grande stato, espandendosi lentamente, a partire dal XV secolo, sempre più ad est in Asia.

Espansione della Moscovia[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso del XV secolo i gran principi di Mosca iniziano la riunificazione sotto di sé tutte le terre russe che crescono in popolazione e ricchezza sotto il loro governo. Il maggior artefice di questa politica fu Ivan III, detto il Grande, che regna dal 1462 al 1505. Ivan III conquista Velikij Novgorod, nel 1478, e Tver', nel 1485. La Moscovia conquista la piena sovranità sulla Russia tra il 1480, quando cessa ufficialmente la sovranità del Canato dell'Orda d'Oro, e l'inizio del XVI secolo. Per eredità Ivan ottiene parte della provincia di Rjazan' ed i principi di Rostov e Jaroslavl' si sottomettono volontariamente. Solo la città di Tver, nel nord-ovest rimane ancora indipendente e viene conquistata poi da Vasilij III, figlio di Ivan. Ivan ha nel Granducato di Lituania un potente avversario per quanto riguarda il controllo dei principati un tempo facenti parte del Rus' di Kiev nel bacino dell'alto Dnepr e del Donec. Grazie alla defezione di alcuni principi e dopo schermaglie di frontiera ed una inconcludente guerra con la Lituania, che termina nel 1503, Ivan riesce a spingere verso ovest la sua influenza.

Alla sua morte lascia una Moscovia tre volte più estesa che al momento della sua salita al trono. Ivan III si ispira al mito della "Terza Roma", secondo il quale, caduta la "Seconda Roma" (cioè Costantinopoli) in mano ai Turchi (1453), l'eredità ideale, politica e religiosa dell'Impero d'Oriente dev'essere raccolta dai principi di Mosca.

L'espansione territoriale continua per opera di Ivan IV il Terribile (Ivan Vasilevič Gròžnyj 1533-1584).

Ivan IV e i suoi successori assumono il titolo di Zar, ossia di "Cesare". Il riferimento a Costantinopoli e alla civiltà romana serve a consolidare il prestigio di Mosca, che comincia ad esercitare in Russia la stessa azione unificatrice svolta in Occidente dalle grandi monarchie. Anche le forze che ostacolano questo nuovo processo sono simili: in Occidente i re devono combattere contro i grandi feudatari; in Oriente gli zar dovono sottomettere i nobili boiari e i piccoli principi, ossia i signori locali, già indipendenti, che erano stati progressivamente subordinati al potere di Mosca, ma che pretendono di limitare l'autorità degli zar.

Evoluzione del concetto di autocrazia[modifica | modifica wikitesto]

Il consolidamento interno corrisponde all'espansione verso l'esterno dello Stato. Nel XV secolo i governanti della Moscovia considerano tutto il territorio della Russia come loro proprietà collettiva. Svariati principi semi-indipendenti vantano ancora il controllo di specifici territori, ma Ivan III forza i principi di minor importanza a riconoscere il Gran Principe di Mosca ed i suoi discendenti come indiscussi governanti con il completo controllo sulle questioni militari, giuridiche e di affari esteri.

Gradualmente il signore di Mosca emerge come un potente, autocratico governante, uno zar. Nell'assumere tale titolo il principe di Mosca sottolinea che egli è un governante supremo, o imperatore, alla pari con l'imperatore bizantino ed il khan mongolo.

In effetti dopo il matrimonio di Ivan III con Sophia Paleologa, nipote dell'ultimo imperatore bizantino, la corte di Mosca adotta linguaggio, rituali, titoli ed emblemi di stile bizantino come ad esempio l'aquila bicipite.

Si inizia persino a riferirsi alla città di Costantinopoli come a Tzargrad ed indicando come obiettivo il suo ritorno alla cristianità.

Inizialmente il termine autocrate ha il solo significato letterale di sovrano indipendente ma durante il regno di Ivan IV assume il generico significato di governante. Ivan IV si incorona con il titolo di zar e quindi viene riconosciuto, almeno dalla chiesa Ortodossa come imperatore.

Un monaco ortodosso predica che essendo ormai Costantinopoli in possesso dell'Impero Ottomano lo zar di Moscovia è il solo legittimo sovrano ortodosso e Mosca è la Terza Roma succedendo così a Roma e Costantinopoli come centro della cristianità.

Organizzazione dello Stato[modifica | modifica wikitesto]

In Russia, però, non esiste una classe borghese paragonabile qualitativamente e quantitativamente alla borghesia occidentale, perciò gli zar trovano la base del loro potere non nella borghesia, ma nella cosiddetta gente di servizio, i cui componenti forniscono la loro opera come ufficiali dell'esercito, partecipano alla Duma (una specie di parlamento consultivo) e svolgono molteplici funzioni statali. Come contropartita, la gente di servizio riceve terre in possesso condizionato (pomestje), che non può vendere né trasmettere in eredità, ed esercita sui contadini dipendenti un'autorità sempre più completa ed estesa, destinata a trasformarsi in una vera e propria sovranità.

I commercianti e gli artigiani delle città sono obbligati ad iscriversi alle rispettive corporazioni, fatto che comporta per essi l'impegno a svolgere determinati compiti nel campo amministrativo e finanziario. Tutta la popolazione è ripartita in classi, ciascuna delle quali ha verso lo Stato obblighi specifici e particolari.

Malgrado tutto, nel XVI secolo, come entità statale unitaria, la Moscovia, è ancora più un'ipotesi che una realtà, e anzi all'inizio del XVII secolo, durante la fase storica detta periodo dei torbidi, esso è temporaneamente sopraffatta dagli intrighi dei boiari e dei piccoli principi, dalle ribellioni delle masse contadine, dai tentativi polacchi di penetrare nel territorio russo e di impadronirsi della stessa corona moscovita.

Principi di Mosca[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto Nome Nato - Morto Inizio Fine
Ib226.jpg Daniele 1261 - 1303 1283 4 marzo 1303
Jurij of Moscov.jpg Jurij 1281 - 1325 4 marzo 1303 21 novembre 1325
Ivan Kalita.jpg Ivan I
Il Ricco
1288 - 1340 21 novembre 1325 31 marzo 1340
Simeon Dumny.jpg Simeone
L'Orgoglioso
1316 - 1353 31 marzo 1340 27 aprile 1353
Ivan2.jpg Ivan II
Il Giusto
1326 - 1359 27 aprile 1353 13 novembre 1359
Donskoi.jpg Dimitri 1350 - 1389 13 novembre 1359 19 maggio 1389
Vasiliy and Sophia (sakkos of Photius).jpg Basilio I 1371 - 1425 19 maggio 1389 27 febbraio 1425
Vasil2b.gif Basilio II
Il Cieco
1415 - 1462 27 febbraio 1425 27 marzo 1462
Ugorskiy dukat of Ivan III (Novgorod, 1477-78, Hermitage) by shakko 2.jpg Ivan III
Il Grande
1440 - 1505 5 aprile 1462 6 novembre 1505
St.Basil and prince Vasily detail.jpg Basilio III 1479 - 1533 6 novembre 1505 13 dicembre 1533
Ivan-Groznyi-Parsuna.jpg Ivan IV
Il Terribile
Divenne Zar di Russia nel 1547
1530 - 1584 13 dicembre 1533 26 gennaio 1547

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Granducato di Mosca in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.