Carlo XVI Gustavo di Svezia
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Carlo XVI Gustavo di Sveziafrom the Wikipedia
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Carlo XVI Gustavo
King Carl XVI Gustaf at National Day 2009 Cropped.png
Re di Svezia
Stemma
In carica dal 15 settembre 1973 (41 anni)
Incoronazione 19 settembre 1973
Predecessore Gustavo VI Adolfo
Erede Vittoria, duchessa di Västergötland
Duca di Jämtland
In carica 1946 - 15 settembre 1973
Predecessore titolo creato
Successore titolo vacante
Nome completo Carl Gustaf Folke Hubertus Bernadotte
Nascita Solna, Uppland, 30 aprile 1946
Casa reale Bernadotte
Padre Principe Gustavo Adolfo
Madre Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha
Consorte Silvia di Svezia
Figli Vittoria, Principessa della Corona
Principe Carlo Filippo, duca di Värmland
Principessa Maddalena, duchessa di Hälsingland e Gästrikland
Religione Luteranesimo
Firma Carl XVI Gustaf of Sweden Signature.svg

Carlo XVI Gustavo Bernadotte, in svedese Carl XVI Gustaf, nome completo Carl XVI Gustaf Folke Hubertus Bernadotte (Palazzo d'Haga, 30 aprile 1946), è l'attuale Re di Svezia.

Divenne re alla morte del nonno paterno, il 15 settembre 1973. È l'unico figlio maschio nato del principe Gustavo Adolfo di Svezia e da sua moglie, la principessa Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha, nonché nipote di Gustavo VI Adolfo. Il suo motto personale è För Sverige, i tiden (Per la Svezia, nel tempo).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Gustavo Adolfo, duca di Västerbotten, la moglie Sibilla, le figlie maggiori ed il piccolo Carlo Gustavo in braccio alla madre, in una fotografia del 1946

Carlo Gustavo nacque il 30 aprile 1946, alle 10.20, al Palazzo di Haga presso la municipalità di Solna, a Stoccolma, figlio del principe Gustavo Adolfo di Svezia e di sua moglie, la principessa Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha. Venne successivamente battezzato nella Cappella Reale il 7 giugno 1946 coi nomi di Carl Gustaf Folke Hubertus per mano dell'arcivescovo di Uppsala, Erling Eidem.

Suoi padrini furono il principe e la principessa ereditaria di Danimarca (suoi zii paterni), il principe ereditario di Norvegia, la principessa Giuliana dei Paesi Bassi, il re di Svezia (suo bisnonno paterno), il principe ereditario di Sassonia-Coburgo-Gotha (suo zio materno), il principe e la principessa ereditaria di Svezia (suo nonno e nonna adottiva), oltre al conte Folke ed alla contessa Maria Bernadotte di Wisborg.

Al principe Carlo Gustavo venne assegnato dalla nascita il titolo di duca di Jämtland. Suo padre, il principe principe Gustavo Adolfo, duca di Västerbotten, rimase ucciso in un incidente d'aereo il 26 gennaio 1947, presso l'Aeroporto di Copenaghen e come tale il piccolo Carlo Gustavo gli succedette nella linea di successione al trono svedese. Tre anni più tardi, alla morte del re in carica Gustavo V, gli succedette suo figlio Gustavo VI Adolfo (padre del defunto Gustavo Adolfo, duca di Västerbotten) che nominò suo primo erede in linea di successione il nipote Carlo Gustavo.

Gioventù ed educazione[modifica | modifica wikitesto]

Il piccolo principe Carlo Gustavo in una fotografia del 1950

Da piccolo, Carlo Gustavo abitava al palazzo d'Haga con la madre e le quattro sorelle maggiori, la principessa Margherita, la principessa Brigitta, la principessa Desirée e la principessa Cristina, mentre d'estate era solito trasferirsi con la famiglia al palazzo Solliden nell'isola di Öland. Era affidato alle cure della bambinaia Nenne Björnberg che, assunta a corte nel 1938, rimase con la famiglia reale per quasi cinquant'anni.

All'età di un anno e mezzo, Carlo Gustavo svolse il suo primo incarico pubblico, ricevendo per così dire un premio che sarebbe stato destinato a suo padre, una coppa d'argento assegnata alla Svezia dal politico Justin Godart per gli aiuti durante la Seconda guerra mondiale. A tre anni iniziò a suonare l'armonica, mantenendo questo interesse sino all'età adulta. Nel 1956 ricevette un cagnolino, che ebbe il nome di Mowgli ed a quattro anni entrò ufficialmente negli scout svedesi, passione che lo accompagnerà per tutta la vita sino a divenire presidente della medesima organizzazione nel 1977, nonché presidente della fondazione mondiale scout.

Nell'ottobre del 1950, a soli quattro anni, divenne principe ereditario, in quanto il nonno paterno era diventato re di Svezia. Tre anni più tardi apprese della vera morte del padre, del quale rimpianse sempre di non aver mai conosciuto la figura come ha avuto egli stesso occasione di ricordare in un'intervista nel 2005.[1] Nel 1962 venne cresimato nella chiesa di Borgholms presso l'isola di Öland e nel 1965 fece il solenne giuramento come principe onorario per servire degnamente il paese.

Il quindicenne principe ereditario di Svezia dà uno sguardo alla nave da guerra Vasa da poco ripescata nelle acque del mare in cui giaceva da tre secoli, nel 1961.

Nel 1966 superò l'esame di maturità nel liceo Sigtuna Humanistiska Läroverk. Fece quindi il servizio militare per due anni, frequentando i corsi dell'esercito, dell'aeronautica e della marina, preferendo quest'ultima sopra tutte ed ottenendo il grado di ufficiale nel 1968, raggiungendo in breve tempo il rango di capitano. Successivamente completò i propri studi accademici perfezionandosi in storia, sociologia, scienze politiche, finanza ed economia frequentando l'Università di Uppsala e poi anche economia nazionale presso l'Università di Stoccolma.

Tra i suoi insegnanti durante il periodo delle scuole, poté vantare personaggi di spicco della sua epoca: Gösta Lewenhaupt, direttore dell'IBM e amico del defunto principe ereditario, il maggiore generale Malcom Murray, il maggiore Hans Skiöldebrand, il barone Hans Beck-Friis; il tenente colonnello Harold Smith, l'ammiraglio Stig H:son Ericson, il governatore reale Allan Nordenstam e il rettore dell'università di Stoccolma, Håkan Nial.

Per prepararlo al suo futuro ruolo di capo di Stato, il principe ereditario Carlo Gustavo venne impiegato in una serie di sistemi di corte, organizzazioni sociali, istituzioni e trade unions. Inoltre egli studiò attentamente l'operato del Riksdag e nello specifico quello del Ministero degli Esteri. Il principe ereditario trascorse anche molto tempo alla missione svedese presso le Nazioni Unite e nella Agenzia Svedese di Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo, lavorando in una banca a Londra, all'ambasceria svedese a Londra e nella camera di commercio svedese in Francia, oltre che in una fabbrica della Alfa Laval Company in Francia. In questi anni scoprì di soffrire di dislessia, come del resto due dei suoi figli, la principessa Vittoria ed il principe Carlo Filippo.

L'ascesa al trono[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 settembre 1973, Carlo Gustavo divenne re di Svezia alla morte di suo nonno, il re Gustavo VI Adolfo, che il giovane principe aveva assistito al capezzale sino alla dipartita. Carlo Gustavo venne investito della carica di sovrano nella Sala di Stato del Palazzo Reale di Stoccolma il 19 settembre 1973 ed apparve per la prima volta al balcone del palazzo reale davanti ad una folla di oltre 25.000 persone. Re Gustavo VI Adolfo fu l'ultimo sovrano svedese ad utilizzare la dizione "per grazia di Dio re degli svedesi, dei goti e dei wendici" (med Guds Nåde Sveriges, Götes och Wendes Konung; in latino: Dei Gratia Suecorum, Gothorum et Vandalorum Rex), titolo che tradizionalmente i re svedesi usavano dal 1544. Carlo XVI Gustavo invece preferì utilizzare semplicemente il titolo di "re di Svezia" (Sveriges Konung), ponendo così fine ad una tradizione secolare ormai sentita come obsoleta.[2] Proprio come i suoi due immediati predecessori, Carlo XVI Gustavo si astenne dall'uso della corona durante la cerimonia d'intronazione.

Il regno[modifica | modifica wikitesto]

Carlo XVI Gustavo di Svezia con la moglie, in visita al presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan nel 1988

Per la sua prima visita ufficiale di stato come sovrano svedese, Carlo XVI Gustavo prescelse la Norvegia, recandosi ad Oslo l'8 ottobre 1974. Successivamente, si impegnò a seguire da vicino gli altri paesi con cui il suo stato intratteneva rapporti stretti come la Finlandia (dicembre 1974), la Danimarca, l'Islanda ed il Regno Unito nel 1975. Il re proseguì successivamente negli anni con oltre 70 visite diplomatiche in altri paesi come l'Egitto, la Cina, il Sudafrica, la Tanzania.

Durante gli anni della Guerra fredda, fece una visita informale nel 1976 negli Stati Uniti (era la prima volta che un presidente degli Stati Uniti incontrava ufficialmente un re svedese incoronato) e nel 1978 si recò dapprima nell'Unione Sovietica presso Leonid Il'ič Brežnev e poi da Tito in Jugoslavia. Nell'aprile del 1980 fu il primo monarca di Svezia a visitare il Giappone ed a recarsi successivamente (febbraio 1981) in Tanzania. Dopo una visita in Arabia Saudita nel febbraio del 1981, trasse giovamento dall'industria locale dando un giusto sprone all'industria svedese, ritenendo che la sua missione fosse quella di rimanere più coesa all'insegna della produttività. In Egitto fu il primo monarca svedese a partecipare ad una celebrazione musulmana in moschea. Successivamente fece una visita di stato in Vaticano.

Pur avendo avuto dei contrasti col primo ministro Olof Palme, Carlo XVI Gustavo giunse a considerarlo un personaggio chiave per lo sviluppo della Svezia nei suoi primi anni di regno e quando questi venne assassinato nel 1986, il re decise in maniera autonoma che la bandiera reale posta sul palazzo reale di Stoccolma venisse ammainata a mezz'asta, un tributo normalmente riservato solo ai membri della famiglia reale.

Il re e la regina di Svezia accolti al Cremlino dal presidente della Federazione russa, Vladimir Putin e dalla moglie Lyudmila all'inizio della visita di stato del re in Russia, l'8 ottobre 2001.

Secondo la Costituzione svedese, perfezionata dall'instrumento di governo del 1974, il re di Svezia ha compiti unicamente rappresentativi e di natura cerimoniale avendo perso col tempo molti dei propri poteri politici e istituzionali in favore di una monarchia maggiormente aperta all'azione del parlamento. Carlo XVI Gustavo attualmente si occupa di compiere visite di stato all'estero e di riceverle in patria, oltre ad aprire annualmente il Riksdag, riunendosi regolarmente col Primo Ministro ed il suo gabinetto di governo per controllare l'azione di governo pur non entrandone direttamente nel merito. Autorizza gli ambasciatori svedesi presso altri governi e riceve le credenziali di quelli esteri. Come capo dello stato, volontariamente egli ha deciso di astenersi dalle votazioni per le elezioni in Svezia.[3]

A livello cerimoniale, re Carlo XVI Gustavo occupa inoltre i gradi più alti delle forze armate sulla base dell'Instrumento di Governo del 1809, oltre al ruolo di comandante in capo delle forze svedesi come generale ed ammiraglio, mantenendo però i propri ranghi à la suite senza avere alcuna autorità di comando militare se non nel proprio staff militare e sulla corte. A livello internazionale, Carlo XVI Gustavo è noto soprattutto per essere colui che ogni anno assegna personalmente il Premio Nobel, la cui cerimonia si tiene per l'appunto a Stoccolma, oltre al Premio per la Musica Polare. Il re ha ricevuto delle lauree honoris causam dall'Università svedese per le scienze agricolturali, al Regio Istituto di Tecnologia, dalla Scuola Economica di Stoccolma e dall'Università Åbo Akademi della Finlandia.

Interessi personali[modifica | modifica wikitesto]

Carlo XVI Gustavo in uniforme da ammiraglio, l'11 settembre 2007

Il re è appassionato di innovazioni, tecnologia, agricoltura, commercio ed industria. Come altri membri della famiglia reale svedese, il re è un grande amante e collezionista di automobili. Tra i pezzi di maggior rilievo della sua collezione citiamo alcune Porsche 911 (modello particolarmente amato dal sovrano) oltre ad una Volvo PV444, una Ferrari 456M GT, una AC Cobra e molte altre.[4] Nell'estate del 2005 venne coinvolto in un incidente stradale presso Norrköping che, pur non producendo feriti gravi, ebbe una certa risonanza a livello nazionale.[5]

Scautismo[modifica | modifica wikitesto]

Il re è consigliere onorario della Fondazione mondiale scout ed è solito prendere parte alle attività dell'associazione scout svedese (Svenska Scoutrådet) ed a quelle internazionali. Egli regolarmente visita i Jamboree, dei campi scout mondiali, come quelli organizzato nel 1979 e nel 2011 proprio in patria, o quello del 2002 tenutosi a Sattahip, in Thailandia, nonché quello del 2007 a Hylands Park, in Inghilterra, in occasione del Centenario dello scautismo.

Ricerca nel campo delle biomasse[modifica | modifica wikitesto]

Il re ha partecipato personalmente allo Sweden-Michigan Clean Energy Summit tenutosi al Ritz-Carlton Hotel di Dearborn, Michigan, il 26 settembre 2008, recandosi poi all'Università di Kettering a Flint per l'apertura cerimoniale di un impianto di biogas, traendo ispirazione per un impianto simile da collocarsi a Linköping, in Svezia. Successivamente, nel secondo giorno di visita, il monarca si è recato in visita alla Ford Motor Company ed alla General Motors Corporation, di proprietà rispettivamente della Volvo e della Saab.[6]

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 marzo 1976 si fidanzò ufficialmente con Silvia Renate Sommerlath nata a Heidelberg, in Germania da una brasiliana e da un industriale tedesco: i due si erano conosciuti in occasione dell'Olimpiade di Monaco di Baviera del 1972, dove Silvia, avendone fatto domanda, ricopriva l'incarico di hostess. Tra i compiti della Sommerlath come responsabile hostess c'era anche quello di accogliere le personalità straniere ospiti a Monaco, e fu così che incontrò il futuro re di Svezia. Fu amore a prima vista. La coppia fu paparazzata dall'estate del 1973 (dal momento cioè in cui la stampa svedese scoprì la loro relazione) fino a poco tempo prima delle nozze, allorché non fu più possibile nascondersi al pubblico e il fidanzamento dovette essere annunciato in forma ufficiale.

Il matrimonio fu celebrato nella Storkyrkan, la cattedrale di Stoccolma, il 19 giugno 1976. Il matrimonio fece epoca perché Silvia era la prima borghese a entrare a far parte della famiglia reale svedese. In occasione delle nozze, la casata reale invitò gli ABBA ad esibirsi per la vigilia del matrimonio e il gruppo presentò in anteprima mondiale uno dei suoi più grandi successi, "Dancing Queen". Quando, nel luglio 1977, il primo nato della coppia reale fu una femmina, l'evento fece insorgere un dibattito serissimo sulla opportunità di mantenere il diritto successorio al trono solo per via maschile, come era sempre stato fin dal 1818, per cui nel 1980 il parlamento svedese approvò la legge secondo cui poteva essere nominato erede al trono il primogenito anche se questi (come nel caso della piccola Victoria) fosse stato di sesso femminile, abolendo così di fatto la legge salica fino allora vigente.

La coppia abita nel palazzo reale di Drottningholm, vicino Stoccolma, ed ha tre figli:

  • La principessa ereditaria Vittoria, duchessa di Västergötland (nata il 14 luglio 1977); la principessa si è sposata nel 2010 col proprio istruttore di ginnastica, Daniel Westling, tre anni più vecchio di lei. Il 23 febbraio 2012 la coppia ha avuto una bambina, cui è stato imposto il nome di Estelle.
  • Il principe Carlo Filippo, duca di Värmland (nato il 13 maggio 1979);
  • La principessa Maddalena, duchessa di Hälsingland e Gästrikland (nata il 10 giugno 1982).


Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Carlo XVI Gustavo di Svezia Padre:
Gustavo Adolfo di Svezia
Nonno paterno:
Gustavo VI Adolfo di Svezia
Bisnonno paterno:
Gustavo V di Svezia
Trisnonno paterno:
Oscar II di Svezia
Trisnonna paterna:
Sofia di Nassau
Bisnonna paterna:
Vittoria di Baden
Trisnonno paterno:
Federico I di Baden
Trisnonna paterna:
Luisa di Prussia
Nonna paterna:
Margherita di Sassonia-Coburgo-Gotha
Bisnonno paterno:
Arturo di Sassonia-Coburgo-Gotha
Trisnonno paterno:
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha
Trisnonna paterna:
Vittoria del Regno Unito
Bisnonna paterna:
Luisa Margherita di Prussia
Trisnonno paterno:
Federico Carlo di Prussia
Trisnonna paterna:
Maria Anna di Anhalt
Madre:
Sibilla di Sassonia-Coburgo-Gotha
Nonno materno:
Carlo Edoardo di Sassonia-Coburgo-Gotha
Bisnonno materno:
Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Gotha
Trisnonno materno:
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha
Trisnonna materna:
Vittoria del Regno Unito
Bisnonna materna:
Elena di Waldeck e Pyrmont
Trisnonno materno:
Giorgio Vittorio di Waldeck e Pyrmont
Trisnonna materna:
Elena di Nassau
Nonna materna:
Vittoria Adelaide di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
Bisnonno materno:
Federico Ferdinando di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
Trisnonno materno:
Federico di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
Trisnonna materna:
Adelaide di Schaumburg-Lippe
Bisnonna materna:
Carolina Matilde di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg
Trisnonno materno:
Federico VIII di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg
Trisnonna materna:
Adelaide di Hohenlohe-Langenburg

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Stemma di Carlo Gustavo, Principe della Corona e duca di Jämtland (1950-1973)
Coat of arms Kronprins Carl Gustav av Sverige.svg
Stemma di Carlo XVI Gustavo di Svezia
Greater coat of arms of Sweden.svg

Onorificenze svedesi[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine dei Serafini - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine dei Serafini
— 30 aprile 1946 (dalla nascita)[7]
Gran Maestro e Commendatore di Gran Croce dell'Ordine della Stella Polare - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro e Commendatore di Gran Croce dell'Ordine della Stella Polare
Gran Maestro e Commendatore di Gran Croce dell'Ordine della Spada - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro e Commendatore di Gran Croce dell'Ordine della Spada
Gran Maestro e Commendatore di Gran Croce dell'Ordine di Vasa - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro e Commendatore di Gran Croce dell'Ordine di Vasa
Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine di Carlo XIII - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine di Carlo XIII
Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Svezia - nastrino per uniforme ordinaria Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Svezia
Medaglia commemorativa del novantesimo genetliaco di Gustavo V - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa del novantesimo genetliaco di Gustavo V
— 21 maggio 1948
Medaglia commemorativa dell'ottantacinquesimo genetliaco di Gustavo VI Adolfo - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa dell'ottantacinquesimo genetliaco di Gustavo VI Adolfo
— 11 novembre 1967

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Collare dell'Ordine del liberatore San Martín (Argentina) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine del liberatore San Martín (Argentina)
Grande Stella dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria Grande Stella dell'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca (Austria)
— 1967[8]
Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio)
— 1977[9]
Gran Collare dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Collare dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile)
— [10]
Gran Commendatore dell'Ordine della Corona del Brunei (Brunei) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Commendatore dell'Ordine della Corona del Brunei (Brunei)
Cavaliere di I Classe dell'Ordine della Stara Planina (Bulgaria) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di I Classe dell'Ordine della Stara Planina (Bulgaria)
— [11]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Casata Ernestina di Sassonia (Casa di Sassonia-Coburgo-Gotha) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Casata Ernestina di Sassonia (Casa di Sassonia-Coburgo-Gotha)
Collare dell'Ordine al merito (Cile) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine al merito (Cile)
Cavaliere dell'Ordine di Mugunghwa (Corea del Sud) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine di Mugunghwa (Corea del Sud)
Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca)
— 12 gennaio 1965[12]
Gran Commendatore dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Commendatore dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca)
— 10 aprile 1975[12]
Collare dell'Ordine del Nilo (Egitto) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine del Nilo (Egitto)
Collare dell'Ordine della Croce della Terra Mariana (Estonia) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine della Croce della Terra Mariana (Estonia)
— 11 settembre 1995[13]
Collare dell'Ordine della Stella Bianca (Estonia) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine della Stella Bianca (Estonia)
— 18 gennaio 2011[14][15][16]
Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine della Rosa Bianca (Finlandia) - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine della Rosa Bianca (Finlandia)
— [17]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
— [18]
Collare dell'Ordine del Crisantemo (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine del Crisantemo (Giappone)
Collare dell'Ordine di Hussein ibn' Ali (Giordania) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine di Hussein ibn' Ali (Giordania)
— 1989[19]
Medaglia commemorativa per il 2500º anniversario dell'impero persiano (Impero d'Iran) - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa per il 2500º anniversario dell'impero persiano (Impero d'Iran)
— 14 ottobre 1971[20][21]
Cavaliere di Gran Croce decorato con Collare dell'Ordine del Falcone (Islanda) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce decorato con Collare dell'Ordine del Falcone (Islanda)
— 10 giugno 1975[22][23]
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia)
— 8 aprile 1991[24]
Cavaliere di Grande Stella dell'Ordine della grande stella di Iugoslavia (Iugoslavia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Grande Stella dell'Ordine della grande stella di Iugoslavia (Iugoslavia)
— aprile 1976
Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine delle Tre Stelle (Lettonia) - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore di Gran Croce con Collare dell'Ordine delle Tre Stelle (Lettonia)
— 1995[25]
Gran Croce dell'Ordine di Vytautas il Grande (Lituania) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Croce dell'Ordine di Vytautas il Grande (Lituania)
— 21 novembre 1995[26]
Cavaliere dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau (Lussemburgo) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau (Lussemburgo)
— [27][28][29]
Cavaliere dell'Ordine della Corona del Reame (Malesia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine della Corona del Reame (Malesia)
— 2005[30][31]
Collare dell'Ordine dell'Aquila Azteca (Messico) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine dell'Aquila Azteca (Messico)
— 2008
Cavaliere di Gran Croce con Collare dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav (Norvegia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce con Collare dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav (Norvegia)
— 1974[32]
Medaglia commemorativa di re Haakon VII (Norvegia) - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa di re Haakon VII (Norvegia)
Medaglia commemorativa di re Olav V (Norvegia) - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa di re Olav V (Norvegia)
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi)
— [33]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Orange-Nassau (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Orange-Nassau (Paesi Bassi)
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau (Paesi Bassi)
Commendatore dell'Ordine dell'Arca d'Oro (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell'Ordine dell'Arca d'Oro (Paesi Bassi)
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca (Polonia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca (Polonia)
— 16 settembre 1993
Gran Croce dell'Ordine della Torre e della Spada (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Croce dell'Ordine della Torre e della Spada (Portogallo)
Gran Collare dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Collare dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo)
— 13 gennaio 1987[34]
Gran Collare dell'Ordine di San Giacomo della Spada (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria Gran Collare dell'Ordine di San Giacomo della Spada (Portogallo)
— 2 maggio 2008[35]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Regno di Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Salvatore (Regno di Grecia)
— 1964[36]
Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera (Regno Unito)
— 1983
Royal Victorian Chain (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria Royal Victorian Chain (Regno Unito)
— 1975[37]
Classe speciale della Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca (Repubblica Federale Tedesca) - nastrino per uniforme ordinaria Classe speciale della Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca (Repubblica Federale Tedesca)
— [38]
Collare dell'Ordine della Stella di Romania (Romania) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine della Stella di Romania (Romania)
— 2003[39]
Cavaliere di Collare dell'Ordine Piano (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Collare dell'Ordine Piano (Santa Sede)
Membro di I Classe dell'Ordine della Doppia Croce Bianca (Slovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria Membro di I Classe dell'Ordine della Doppia Croce Bianca (Slovacchia)
— 2002[40]
Collare dell'Ordine di Carlo III (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria Collare dell'Ordine di Carlo III (Spagna)
— 15 ottobre 1979[41]
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro (Spagna)
— 22 marzo 1983[42]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Buona Speranza (Sudafrica) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Buona Speranza (Sudafrica)
— 1997[43]
Ordine di Stato della Repubblica di Turchia (Turchia) - nastrino per uniforme ordinaria Ordine di Stato della Repubblica di Turchia (Turchia)
— marzo 2013[44]
Cavaliere dell'Ordine del Rajamitrabhorn (Thailandia) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell'Ordine del Rajamitrabhorn (Thailandia)
— 2003[45]
Membro dell'Ordine di Ramkeerati (Thailandia) - nastrino per uniforme ordinaria Membro dell'Ordine di Ramkeerati (Thailandia)
Ordine di Jaroslav il Saggio di I Classe (Ucraina) - nastrino per uniforme ordinaria Ordine di Jaroslav il Saggio di I Classe (Ucraina)
Ordine della Libertà (Ucraina) - nastrino per uniforme ordinaria Ordine della Libertà (Ucraina)
— 29 settembre 2008
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica ungherese (Ungheria) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica ungherese (Ungheria)
immagine del nastrino non ancora presente Lupo di Bronzo (World Scout Committee)
— 1982

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (SV) Birgitta: Jag är rörd till tårar in Aftonbladet, 12 gennaio 2005. URL consultato il 19 agosto 2012.
  2. ^ (SV) Kungl. Maj:ts kungörelse (1973:702) med anledning av konung Gustaf VI Adolfs frånfälle;, 19 settembre 1973. URL consultato il 19 agosto 2012.
  3. ^ (SV) Monarkens uppgifter. URL consultato il 19 agosto 2012.
  4. ^ (SV) Victoria Enqvist, För Sverige - i bilen in Expressen. URL consultato il 19 agosto 2012.
  5. ^ Swedish king crashes car in The Local, 25 agosto 2005. URL consultato il 19 agosto 2012.
  6. ^ Title unknown in Detroit Free Press, 27 settembre 2008.
  7. ^ "Noblesse et Royautés", Diner of Victoria of Sweden's wedding, Photo
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