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Sarawak
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10 Cent Sarawak Argento
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Venduta per: $20.0
SARAWAK 1920H 1 Cent Silver VF

Venduta per: $3.0
SARAWAK 1927H 10 Cents Silver VF

Venduta per: $41.0
SARAWAK 1863 1 Cent VF
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Sarawak
stato federato
Sarawak – Stemma Sarawak – Bandiera
Localizzazione
Stato Malesia Malesia
Amministrazione
Capoluogo Kuching
Territorio
Coordinate
del capoluogo
1°33′36″N 110°20′42″E / 1.56°N 110.345°E1.56; 110.345 (Sarawak)Coordinate: 1°33′36″N 110°20′42″E / 1.56°N 110.345°E1.56; 110.345 (Sarawak)
Superficie 124 450 km²
Abitanti 2 420 009 (2010)
Densità 19,45 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale 93xxx - 98xxx
Fuso orario UTC+8
ISO 3166-2 MY-13
Inno Ibu Pertiwiku
Cartografia

Sarawak – Localizzazione

Sito istituzionale
Malesia Act 1963 (documento)
Accordo relativo alla Malaysia nei testi in Inglese (documento)

Sarawak (jawi: سراواك) è uno dei tre territori della Malesia, che compongono la parte malese nell'isola del Borneo. Si trova nella parte nord-occidentale dell'isola, dove confina con il Kalimantan (Indonesia) a sud, sud-est ed il Sultanato del Brunei oltre allo stato malese di Sabah, a nord-est. Sarawak è per estensione il più grande stato della Malesia ed ha per capitale amministrativa Kuching, con una popolazione di 600.300 abitanti, al 2005.

Altre città importanti sono Sibu (228.000 ab.), Miri (282.000 ab.) e Bintulu (152.761 ab.).

Secondo l'ultimo censimento, aggiornato al 31 dicembre 2006, la popolazione residente nell'intero stato era di 2.357.500 abitanti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I confini orientali del Borneo, furono tracciati dagli esploratori portoghesi, agli inizi del sedicesimo secolo. La zona oggi nota come Sarawak, era un tempo nota ai cartografi come Cerava. Amministrata in modo molto agile dal Sultano del Brunei sia nel diciassettesimo che nel diciannovesimo secolo, Sarawak piombò nel caos, durante il regno di Pangeran Indera Mahkota. Il Sultano Omar Ali Saifuddin II del Brunei (1827-1852), ordinò al successore di Indera Mahkota, Pangeran Muda Hashim nel 1839, di ripristinare l'ordine. In questo stesso periodo, arrivava sull'isola l'avventuriero James Brooke. Pangeran Muda Hashim, richiese inizialmente la sua assistenza, ma James Brooke rifiutò fermamente.

Sir James Brooke, Raja di Sarawak

Solo nel 1841, James Brooke tornò a visitare Sarawak accettando di buon grado la richiesta d'assistenza di Pangeran Muda Hashim. Lo stesso anno venne firmato il trattato di resa per Sarawak e Sinian davanti a James Brooke. Poco dopo, il 24 settembre 1841, James Brooke fu elevato al rango di Governatore da Pangeram Muda Hashim, divenendo poi effettivamente Rajah di Sarawak dietro nomina del Sultano del Brunei, e diede così origine alla dinastia bianca di Sarawak il 18 agosto 1842. Il 24 novembre 1841, con un successivo accordo, assumeva la piena autonomia del territorio, dietro il pagamento di 1.000 sterline. In origine, l'area sotto la giurisdizione di questa autorità comprendeva solo la parte occidentale di Sarawak ed i dintorni di Kuching, divenuta poi la capitale.

Egli governò Sarawak fino alla sua morte, avvenuta nel 1868. Suo nipote Charles Anthony Johnson Brooke divenne Rajah dopo la sua morte e a sua volta, alla sua morte, gli succedette il figlio, Charles Vyner Brooke nel 1917, con la disposizione che egli dovesse governare e pronunciarsi in accordo con suo fratello Bertram Brooke.

Il territorio di Sarawak subì una forte espansione sotto la dinastia dei Brooke, a spese, principalmente, del vicino Sultanato del Brunei. In pratica il Brunei riuscì a mantenere il controllo solo le sue fortezze costiere ed un fiume d'importanza strategica. I territori conquistati dai Brooke erano invece a scapito dei signori della guerra e delle tribù locali. La dinastia Bianca di Brooke continuò a governare Sarawak per oltre un secolo con uno status all'interno dell'impero britannico simile a quello dei governanti dei principati indiani. A differenza di molte altre zone dell'impero, però, la dinastia dei Brooke seguiva una politica volta a proteggere la popolazione indigena contro lo sfruttamento e governando con l'aiuto dei musulmani malesi. Tra le politiche seguite vi era quella dell'arruolando degli Iban e dei Daiacchi come una milizia di supporto, così come l'incoraggiamento all'immigrazione di commercianti cinesi, ai quali però proibì di risiedere al di fuori delle città. Tale divieto era motivato dalla necessità di minimizzare il loro impatto sullo stile di vita dei Daiacchi. Tra gli atti computi dalla dinastia Brooke, vi è anche quella dell'istituzione del museo di Sarawak, primo museo del Borneo.

All'inizio del 1941 erano in corso i preparativi per introdurre una nuova costituzione, volta a limitare il potere del Rajah e dare al popolo del Sarawak più voce nel governo. Nonostante questo intento democratico, il progetto costituzionale conteneva difetti ed irregolarità, a causa di un accordo segreto stipulato tra Vyner Brooke ed i suoi funzionari governativi, dai quali sarebbe stato finanziariamente compensato.

Alla fine del 1941, forze giapponesi invasero però Sarawak, occupando Miri il 16 dicembre e Kuching il 24 dicembre; questa occupazione si protrasse fino alla successiva liberazione da parte delle forze australiane nel 1945. Il Rajah, Charles Vyner Brooke, cedette formalmente la sovranità alla Corona britannica il 1 ° luglio 1946, anche sotto la pressione, tra gli altri, di sua moglie. Sarawak si trasformava così da stato indipendente, sotto egida britannica a colonia inglese. Per addolcire i negoziati, il governo britannico erogò delle congrue pensioni a tutti i suoi familiari, anche se, suo nipote Anthony continuò a rivendicare la sovranità come Rajah di Sarawak, opponendosi alla cessione del territorio alla corona britannica. Bandito dal paese, gli fu permesso di rientrare solo 17 anni dopo, quando Sarawak entrò a far parte della Malesia. La campagna di Brooke A. continuava assieme ad i malesi che in particolar modo si opponevano alla cessione alla Gran Bretagna, fino al drammatico epilogo, quando il primo governatore britannico venne assassinato.

A Sarawak venne ufficialmente concessa l'indipendenza il 22 luglio 1963. Si unì con la Malesia, lo stato di Sabah e Singapore, nella Federazione della Malesia, costituitasi il 16 settembre 1963,[1] nonostante l'opposizione iniziale da parte della popolazione. Sarawak fu anche il punto d'attrito da cui scaturirono gli scontri con l'Indonesia, durante il periodo compreso tra il 1962 e il 1966.[2][3][4][5]

Espansione[modifica | modifica wikitesto]

Il principato fu ampliato con le valli del Lupon e Skrang, delle regioni di Muka, Sibu e Bintulu (aprile 1861). Con il successore rajah Charles Brooke (1867-1917) raggiunse la massima estensione, ottenendo, dietro il versamento di tributi al sultano del Brunei le valli del Baram (maggio 1882), Trusan (1885) e Limbang (17 marzo 1890, lasciando a Brunei i distretti di Belait e Tutong e la valle del Temburong come enclave. Il 12 gennaio 1905 venne acquistata anche la valle del Lawas già proprietà in concessione della North Borneo Company dal 1902. Nel 1888 lo stato si pose sotto il protettorato britannico e il successivo rajah Vyner Brooke (1917-46) cedé i diritti sovrani alla corona inglese che ne fece una colonia (121.909 km²).

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha un'area di 124.450 km² disposta tra latitudine 0°50’ e 5° Nord, in longitudine dal 109° 36’ al 115° 40’ Est. Da solo forma il 37,5% delle terre della Malesia che da solo contiene un grande tratto della foresta pluviale, casa di un enorme numero di specie animali e vegetali.

Sarawak è attualmente diviso in undici province (Administrative Divisions) che sono: Kuching, Samarahan, Sri Aman, Betong, Sarikei, Sibu, Mukah, Kapit, Bintulu, Miri e Limbang.

Lo stato si estende per circa 750 km lungo la costa nord-orientale del Borneo, interrotta a Nord per circa 150 km, dalla costa del Brunei. Sarawak è separata dalla parte indonesiana del Borneo (Kalimantan) da sezioni collinari e montagne, parte della catena montuosa centrale del Borneo. Montagne che diventano sempre più alte verso Nord, fino a culminare vicino alle sorgenti del fiume Baram, con il ripido monte Batu Lawi, il monte Mulu nel parco omonimo e il Monte Murud, con il picco più alto di Sarawak. I più importanti corsi d'acqua, in ordine, partendo a sud verso nord includono: il fiume Sarawak che attraversa la capitale Kuching; il Lupar; il Saribas; il Rajang, che con i suoi 563 km è il fiume più lungo dell'intera Malesia; ed ancora i fiumi Baleh; Baram, quest'ultimo sfocia tra Miri ed il confine sud occidentale del Brunei; il Limbang, che si getta nella Baia del Brunei dividendo lo stato in due entità geograficamente separate ed infine troviamo il Trusan che termina la sua corsa poco a nord della baia del Brunei a poca distanza dal parco nazionale del Brunei Ulu Temburong.

Sarawak può essere suddiviso in tre regioni naturali.

  1. La regione costiera è piuttosto bassa e piatta con grandi estensioni di paludi ed altri ambienti umidi.
  2. La regione collinare fornisce la maggior parte delle terre abitate. Occorre considerare che la maggior parte delle grandi città e paesi, sono stati costruiti in questa regione. Dato che le paludi costituiscono gran parte della costa, i porti di Kuching e Sibu sono stati costruiti una certa distanza dalla costa, e posizionati lungo i fiumi, mentre Bintulu e Miri sono nate sulla costa solo grazie al profilo collinare prossimo alla costa e che così prosegue fino al mare della Cina.
  3. La terza regione è la regione di montagna lungo il confine e con gli altopiani del nord di Kelabit e Murut.

Ambiente ed ecosistema[modifica | modifica wikitesto]

Sarawak è caratterizzata da vaste aree di foresta pluviale, sia di pianura che d'altipiano. Tuttavia, la regione è stata colpita duramente da un disboscamento forsennato, dovuto soprattutto al commercio di legnami pregiati che a causa dell'espansione delle piantagioni di palma da olio ed altre monocolture. Il tasso di disboscamento della Malesia è stato il più veloce di qualsiasi altra parte del mondo. Statistiche stimano che la foresta primaria di Sarawak è stata disboscata per un 50% [senza fonte] ed in totale, la Malesia ha perso una media di 1.402 km², ovvero il -0,65 % annuo della superficie forestale, a partire dal 2000[6]. In confronto, i paesi dell'Asia sud-orientale hanno perso una media dello 0,35% annuo delle loro foreste, a partire dagli anni 90. In quegli anni Bruno Manser, antropologo e ambientalista, aveva avviato la catalogazione di campioni di flora e fauna della foresta pluviale

Demografia[modifica | modifica wikitesto]

Gruppi etnici[modifica | modifica wikitesto]

Una moderna casa tradizionale Iban Longhouse, costruita con materiali innovativi, mantiene le caratteristiche adatte alla tipica vita famigliare malese
Giovani donne Iban indossano il costume tradizionale durante il festival Gawai in Debak, regione di Betong, Sarawak

Sarawak ha più di 40 gruppi etnici, ognuno con la propria differente lingua, cultura e stile di vita. Città e altri grandi paesi sono popolati soprattutto da malesi, Melanesiani, Cinesi, ed una piccola percentuale di Iban e Bidayuh immigrati dai loro villaggi in cerca di lavoro. Sarawak si distingue in modo particolarmente dal resto della Malesia, anche a causa della scarsa presenza di indiani.

Daiacchi Iban[modifica | modifica wikitesto]

Sea Dayaks (Iban) donne di Rejang, Sarawak, indossano un tipico corsetto di rattan decorato con anelli di ottone ed altri adornamenti filigranati.

La popolazione Iban comprende la percentuale maggiore (quasi il 34%) degli abitanti del Sarawak. Già noti per essere i più formidabile cacciatori di teste, dell'isola del Borneo, gli Iban di oggi sono generosi, ospitali e tranquilli. A causa della loro storia legata alla pirateria e alla pesca, sono stati convenzionalmente chiamati "Sea Dayak", Daiacchi di Mare. I primi coloni Iban migrarono dal Kalimantan (la parte indonesiana del Borneo a sud di Sarawak) superando il fiume Kapuas e attraversato il Kelingkang mettendo radici nelle valli dei fiumi di Batang Ai, Skrang, Saribas e il fiume Rajang. Gli Iban tradizionalmente abitano nella casa longhouse, una struttura che comprende molte ampie stanze capace di ospitare un'intera comunità di famiglie. Una casa tradizionale Iban potrebbe ancora oggi mostrare qualche testa a trofeo o antu pala. Queste teste sospese ricordano una vittoria tribale e sono segno d'onore per la famiglia. I Daiacchi Iban cessarono di cacciare le teste nel lontano 1930.[senza fonte]

Gli Iban sono rinomati per i loro Pua Kumbu (tessuti tradizionali), la lavorazione dell'argento, le sculture in legno ed i loro lavori con le perline così come sono famosi per il loro tuak, un vino dolce di riso che viene servito durante le celebrazioni e grandi feste. I tatuaggi tribali Iban, che originariamente erano simboli di coraggio tra guerrieri, sono oggi diventati tra i più caratteristici del mondo. [senza fonte]

Una maggioranza di Iban pratica il Cristianesimo. Tuttavia, come la maggior parte degli altri gruppi etnici nel Sarawak, ancora osservano anche molti dei loro riti e credenze tradizionali. A Sarawak si celebrano i coloratissimi festival Dayak Gawai, Gawai Kenyalang, penuaian PADI e Gawai Antu (Festival dei morti).

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Edificio dell'Assemblea Legislativa dello Stato di Sarawak

La principale risorsa economica è il petrolio, che si estrae in buona quantità nel distretto di Miri. Dal sottosuolo si estraggono anche bauxite (a Sematan), antimonio (a Kwei Fah), oro (a Bau e a Bidi) e fosfati.

Notevole importanza ha avuto negli ultimi decenni lo sfruttamento delle foreste, anche se in modo piuttosto intensivo, tanto da diminuirne la superficie territoriale dal 75% degli anni'50 del secolo scorso ad appena il 30% attuale. L'agricoltura, principalmente riso, sago, copra e pepe, ha un ruolo in crescita per la crescente deforestazione dovuta alla conversione agricola.

L'industria è presente con impianti nel settore chimico, quali raffinazione del petrolio a Lutong, lavorazione metallurgica dell'antimonio a Kuching, tessile, alimentare, del calzaturificio a Binatang e del saponificio a Kuching e Sibu.

Il paese esporta in prevalenza petrolio, caucciù, pepe, copra, legname, antimonio, bauxite e fosfati.

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

Letture[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Trattati delle Nazioni Unite Collezione titolo Nr.10760: Accordo relativo alla Malaysia
  2. ^ (EN) Trattati delle Nazioni Unite Nr. 8029 Manila Accordo tra Filippine, Federazione della Malesia and Indonesia (31 luglio 1963)
  3. ^ (EN) Trattati delle Nazioni Unite Nr. 8809, Accordo in materia di attuazione dell'accordo di Manila
  4. ^ (EN) Nazioni Unite elenco dei non-Autogestita Territori, Borneo del Nord (Sabah) e Sarawak
  5. ^ (EN) Stati membri delle Nazioni Unite
  6. ^ Malaysia: Environmental Profile

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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