1695, Imperatore Leopoldo I "l'Hogmouth". Bellissima moneta grande tallero d'argento. Colpito all'apice della guerra polacco-ottomana. 42 mm/28 g
Anno di coniazione: 1695 Luogo di coniatura: Hall (Tirolo) Denominazione: Tallero d'argento. Sovrano: Leopoldo I "l'Hogmouth". Riferimento: Davenport 3245, KM-1303.4. R! Maestro della zecca: Johann Anton Koenig (IAK, vedi l'immagine in primo piano qui sotto!) Peso: 28,43 g Diametro: 42 mm Materiale: Argento
Dritto: busto stretto corazzato e laureato di Leopoldo I con lunghi capelli ricci, con indosso l'ordine del Toson d'Oro sul petto. Legenda: LEOPOLDVS : D [EI] : G [RATIA] : ROM [ANORVM] : I [MPERATOR] : SE [MPER] : A [VGVSTVS] G [ERMANIAE] : H [VNGARIAE] : B [OHEMIAE] : REX : Inglese: "Leopoldo, per grazia di Dio, imperatore dei romani, sempre Augusto, re di Germania, Ungheria e Boemia". Commento: iniziali dell'incisore (IAK) al troncamento del braccio inferiore! Rovescio: scudo coronato con piccolo scudo centrato del Tirolo, all'interno del collare rotondo dell'Ordine del Toson d'Oro. Legenda: ARCHID[VX]:AVST[RIAE]:DVX:BV[RGVNDIAE]:COM[ES]: TYR[OLIS]:16 95. Inglese: "Arciduca d'Austria, duca di Borgogna, conte del Tirolo, 1695."
La guerra polacco-ottomana (1683-1699), la terza guerra polacco-ottomana o guerra della Lega Santa, si riferisce alla parte polacca del conflitto altrimenti nota come grande guerra turca. Il conflitto iniziò con una grande vittoria polacca nella battaglia di Vienna nel 1683 e si concluse con il Trattato di Karlowitz, che restituì al Commonwealth polacco-lituano le terre perse nella precedente guerra polacco-ottomana (la guerra polacco-ottomana (1672-1676) )). Fu l'ultimo conflitto tra la Confederazione polacco-lituana e l'Impero ottomano e, nonostante la vittoria polacca, segnò il declino del potere non solo dell'Impero ottomano, ma anche della Confederazione, che non avrebbe mai più interferito negli affari al di fuori della Polonia. i suoi confini in declino.
Leopoldo I, imperatore del Sacro Romano Impero (nome completo: Leopold Ignaz Joseph Balthasar Felician) Asburgo (9 giugno 1640 – 5 maggio 1705), imperatore del Sacro Romano Impero, era il secondo figlio dell'imperatore Ferdinando III e della sua prima moglie Maria Anna di Spagna. I suoi nonni materni erano Filippo III di Spagna e Margherita d'Austria.
Era fratello minore di Ferdinando IV d'Ungheria e di Marianna d'Austria. Destinato alla Chiesa, ricevette una buona educazione ma le sue prospettive furono cambiate dalla morte del fratello maggiore Ferdinando IV, avvenuta il 9 luglio 1654 di vaiolo, quando divenne l'erede del padre.
Leopold era fisicamente poco attraente. Basso e malaticcio, aveva ereditato il labbro asburgico in una misura insolita anche nella sua famiglia consanguinea. Un contemporaneo ha detto di lui "La sua andatura era maestosa, lenta e deliberata; la sua aria pensosa, il suo discorso goffo, i suoi modi rozzi, il suo carattere freddo e flemmatico".
Nel 1655 fu scelto re d'Ungheria, nel 1656 re di Boemia, nel 1657 re di Croazia e nel luglio 1658, più di un anno dopo la morte del padre, fu eletto imperatore a Francoforte nonostante gli intrighi del cardinale Jules Mazzarino, che desiderava porre sul trono imperiale Ferdinando Maria, elettore di Baviera, o qualche altro principe la cui elevazione avrebbe spezzato la successione asburgica.
Mazzarino ottenne però dal nuovo imperatore la promessa che non avrebbe inviato aiuti alla Spagna, allora in guerra con la Francia, e, unendosi ad una confederazione di principi tedeschi, chiamata Lega del Reno, la Francia si assicurò una certa influenza nel affari interni della Germania. Il lungo regno di Leopoldo copre uno dei periodi più importanti della storia europea; per quasi tutti i suoi quarantasette anni fu contrapposto a Luigi XIV di Francia, la cui personalità dominante oscurò completamente Leopoldo. L'imperatore non era egli stesso un uomo di guerra, e non guidò mai personalmente le sue truppe; tuttavia la maggior parte della sua vita pubblica la trascorse nell'organizzare e dirigere le guerre. Il primo fu con la Svezia, il cui re Carlo X trovò un utile alleato nel principe di Transilvania, György II Rákóczi, vassallo ribelle della corona ungherese.
Questa guerra, eredità dell'ultimo regno, fu condotta da Leopoldo come alleato della Polonia fino alla pace di Oliva nel 1660. Successivamente entrò nelle liste un nemico più pericoloso. L'Impero Ottomano si intromise negli affari della Transilvania, da sempre un distretto indisciplinato, e questa ingerenza provocò una guerra con il Sacro Romano Impero, che dopo alcune operazioni saltuarie iniziò realmente nel 1663. Con un appello personale alla dieta di Ratisbona Leopoldo indusse l'imperatore principi per inviare aiuti per la campagna; truppe furono inviate anche dalla Francia e nell'agosto del 1664 il grande generale imperialista Raimondo Montecuccoli riportò una notevole vittoria al San Gottardo. Con la pace di Vasvár l'imperatore stipulò una tregua di vent'anni con il sultano, concedendo condizioni più generose di quelle che la sua recente vittoria sembrava rendere necessarie.